CALENZANO – Obiettivo raggiunto. E con la soddisfazione, per chi scrive, invitato a fare da moderatore, di esserci riusciti in un luogo dove ci si sente come a casa. L’obiettivo era quello di “far parlare di donne” gli uomini, il luogo era CiviCa, la biblioteca di Calenzano, che ieri sera ha ospitato l’incontro sul tema “Uomini che parlano di donne: essere maschi di fronte alla violenza”. Un appuntamento organizzato dal Comune di Calenzano, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Calenzano, in occasione del 25 novembre, dal 1999 data scelta come “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”. Non a caso, oltre a Stella Cutini (operatrice del Cam, Centro ascolto uomini maltrattanti). erano quattro gli uomini che hanno discusso, fra di loro e insieme al numeroso pubblico, in larga parte femminile ma non solo: Vittorio Taborra, capitano della Compagnia dei carabinieri di Signa, Erasmo Palma, presidente Lega nazionale tennis Uisp, Francesco Fabbri, calciatore dell’Ac Calenzano, e l’attore Emiliano Buttaroni. A introdurre la serata, a cui era presente anche l’assessore alla cultura Irene Padovani, Lara Burberi (assessore alla pubblica istruzione del Comune di Calenzano) e Giuseppe Tito (dirigente dell’Istituto Comprensivo Calenzano), che hanno sottolineato il lavoro portato avanti in questi anni sul territorio rispetto a determinate problematiche e che ha coinvolto il mondo della scuola. Ognuno degli ospiti intervenuti poi ha “sviscerato” l’argomento dal rispettivo punto di vista: Stella Cutini ha analizzato la situazione presentando l’attività della sede fiorentina del Centro Cam (i centri di ascolto sono nati proprio a Firenze nel 2009, attualmente sono una trentina in tutta Italia) e offrendo al tempo stesso un significativo focus dal punto di vista statistico: basti pensare a il 76% degli uomini che si rivolgono al centro del capoluogo della Toscana sono provenienti dai Comuni di Firenze, Sesto, Campi e Calenzano, la maggior parte hanno un’età che va da 35 a 55 anni mentre sono in aumento i più giovani, quelli che vanno da 20 a 35 anni. Significativo anche il contributo del capitano Taborra in materia legislativa ma soprattutto di prevenzione, che alla fine si è rivelato il “tasto più suonato” da tutti i presenti, anche da chi ha preso la parola dal pubblico. Non poteva essere diversamente per Erasmo Palma, maestro di tennis ma che ha anche un ruolo di educatore: “E’ necessario imparare a riconoscere i segnali e la formazione nelle scuole è un elemento decisivo”. Anche perchè purtroppo la maggior parte delle violenze sulle donne avviene senza che gli autori si rendano conto di quello che stanno compiendo. Violenza sulle donne e violenza di genere, grazie allo sviluppo della discussione ma anche al contributo di Emiliano Buttaroni e Francesco Fabbri e al loro “osservatorio” dal mondo dello spettacolo e dello sport, in questo caso di squadra. Tanti tasselli insomma, per parlare di un fenomeno complesso, provocato da un intreccio di fattori individuali, di relazione, familiari, sociali e culturali. E con la consapevolezza, dopo aver ascoltato i vari interventi, che è anche grazie a serate come questa che si può provare a risolvere un problema che, anno dopo anno, purtroppo ha sempre fatto registrare una crescita di episodi di violenza.
Violenza contro le donne: se a parlarne sono gli uomini
CALENZANO – Obiettivo raggiunto. E con la soddisfazione, per chi scrive, invitato a fare da moderatore, di esserci riusciti in un luogo dove ci si sente come a casa. L’obiettivo era quello di “far parlare di donne” gli uomini, il luogo era CiviCa, la biblioteca di Calenzano, che ieri sera ha ospitato l’incontro sul tema […]
