SIGNA – Quella destinata ad “andare in scena” questa sera all’interno del consiglio comunale potrebbe essere una battaglia di mozioni. Su un tema di attualità e che, ne siamo sicuri, è destinato a infiammare il dibattito politico anche nelle prossime settimane. L’oggetto del contendere, infatti, è la possibilità o meno di istituire a Signa un “Registro comunale delle dichiarazioni anticipate dei trattamenti sanitari”, meglio conosciuto come “testamento biologico”. E la “battaglia” vede da un lato Pd, Progetto Signa e A sinistra per Signa che chiedono l’istituzione del registro mentre Forza Italia e Rinasce Signa intendono ribadire con il loro documento “l’inefficacia e la strumentalità” legate a una decisione del genere. A spiegarne il perchè è Gianni Vinattieri, capo gruppo delle due forze politiche di centro-destra: “Bisogna partire dal concetto che non c’è una legge statale sul fine vita per cui, sulla base del principio di legalità dell’azione amministrativa, i registri comunali non hanno alcuna validità ed efficacia giuridica; inoltre, non esiste alcun fondamento né costituzionale, né normativo che giustifichi l’adozione di un provvedimento di questo tipo da parte dei consigli comunali. Pertanto le azioni dei Comuni volte a istituire i registri non potranno mai assumere valore costitutivo, visto che le decisioni riguardanti i diritti individuali richiedono sempre una disciplina normativa unitaria”. Ma Vinattieri va anche oltre: “Il registro comunale dei testamenti biologici assume solo l’effetto di pubblicità ai fini e agli scopi che l’amministrazione comunale ritiene meritevoli di tutela, senza mai arrivare al punto di considerare la dichiarazione anticipata di trattamento come un diritto all’autodeterminazione terapeutica vincolante nei confronti del medico. E qualora si volesse attribuire un valore a queste dichiarazioni, questo non può che essere dimostrativo ma per nulla idoneo a modificare la normativa vigente in materia e ad attribuire diritti ai soggetti interessati”. Insomma, il consiglio comunale signese, in quanto istituzione, rischia di essere “svilito” secondo le parole di Vinattieri, “piegato a un ruolo ancillare di mera propaganda di posizione ideologiche, creando così false aspettative nei cittadini”. In base a tutte queste considerazioni, quindi, il capo gruppo di Forza Italia e Rinasce Signa auspica che sia il parlamento ad approvare una legge organica sul fine vita “che metta al centro gli elementi costituzionali di sacralità della persona e del diritto alla vita, in modo da escludere la possibilità dell’accanimento terapeutico da un lato e dell’eutanasia dall’altro”. E rivolge al tempo stesso un appello al sindaco e al Partito Democratico affinchè blocchino “questa deriva laicista e di estrema sinistra radicale espresse dal consiglio comunale e chi pensa di utilizzare le istituzioni per fare propaganda meramente ideologica”.
Vinattieri (FI/Rinasce Signa): “Sul testamento biologico si fa solo propaganda ideologica”
SIGNA – Quella destinata ad “andare in scena” questa sera all’interno del consiglio comunale potrebbe essere una battaglia di mozioni. Su un tema di attualità e che, ne siamo sicuri, è destinato a infiammare il dibattito politico anche nelle prossime settimane. L’oggetto del contendere, infatti, è la possibilità o meno di istituire a Signa un […]
