Vinattieri (FI/Rinasce Signa): “Il recupero dei sottotetti adesso è possibile”

SIGNA – Una proposta concreta e virtuosa: adesso anche a Signa è possibile il recupero e il riutilizzo dei sottotetti. Grazie alla mozione presentata dal capo gruppo Forza Italia/Rinasce Signa, Gianni Vinattieri, che nell’ultimo consiglio comunale ha presentato una mozione, successivamente approvata all’unanimità con alcuni emendamenti Pd. “Quasi tutte le Regioni – spiega Vinattieri – stanno facendo i restyling  alle leggi sul recupero dei sottotetti, con l’obiettivo di norme più permissive per il loro riutilizzo aggiornando il parco edifici su cui si può intervenire dando nuova vita alle mansarde e ritoccando altezze minime e rapporti di aero/illuminazione”. “I motivi sono palesi: il recupero dei sottotetti determina un miglioramento e una rivalutazione del patrimonio edilizio esistente; un minore “consumo” a fini urbanistici del territorio; un’opportunità per i cittadini in una congiuntura di crisi, uno stimolo alla ripresa dell’edilizia; più lavoro per geometri architetti ed ingegneri e introiti importanti per il bilancio comunale. Le famiglie possono in questo modo recuperare spazio abitativo spendendo relativamente poco; l’edilizia inizia a muoversi e i tecnici a lavorare: nelle casse comunali entrano più contributi per permessi a costruire e per opere di urbanizzazione a scomputo”. E ancora: “Finora, però, a Signa c’è sempre stata una chiusura preconcetta e ideologica per questi tipi di interventi: l’attuale Regolamento Urbanistico Comunale rende sostanzialmente impossibile il recupero a fini abitativi dei sottotetti. Si tratta, quindi, di sfruttare il percorso da poco iniziato della Variante al Ruc per invertire questa tendenza anacronistica e bloccante, per liberare spazi, idee e risorse; introdurre elementi di novità e di sviluppo nell’urbanistica signese: volano di effetti benefici per tutti”. “Alla presentazione del documento – conclude Vinattieri – ho legato il tentativo di coinvolgere cittadini e tecnici del territorio: per una svolta che viene dal basso e supera le cristallizzazioni ideologiche”.