SIGNA – “I proventi dell’imposta di soggiorno non possono essere impegnati in spesa corrente, devono essere stanziati per la promozione turistica del territorio e dei beni culturali”. Non hanno dubbi Matteo Mannelli, candidato sindaco di Uniti per Signa, e Gianni Vinattieri, candidato capolista, sull’argomento. E per esprimere quello che è il loro pensiero, partono dal 2012, ovvero quando fu introdotta l’imposta di soggiorno, che aveva alla base l’idea che anche i turisti dovessero compartecipare al finanziamento dei servizi forniti dal Comune di Signa e “come obiettivo – si legge in un comunicato – l’impiego dei relativi proventi nella promozione turistica del territorio e dei beni culturali”.
“Da subito, però, – spiegano – nonostante gli introiti aggiuntivi dovuti all’introduzione della nuova imposta, lo stanziamento del capitolo del “Turismo” non è aumentato: cioè i proventi dell’imposta di soggiorno non sono stati, come previsto, impegnati per la promozione turistica del territorio, ma per finanziare spesa corrente indistinta. Negli ultimi anni la situazione si è acuita: a fronte di un notevole aumento dei proventi (120.000 euro nel bilancio di previsione 2019), si è registrato addirittura una contrazione dello stanziamento della missione “Turismo” (22.000 euro nel bilancio di previsione 2019). Se poi si analizzano anche le altre missioni del bilancio di previsione, si nota anche un forte taglio dei finanziamenti alla “Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali”: da 409.210,44 euro del 2018 a 220.172,33 euro nel 2019”.
Guardando invece al loro programma elettorale, “riteniamo il turismo volano strategico per lo sviluppo di Signa. In grado di sfruttare al massimo e valorizzare le potenzialità della Stazione Ferroviaria: snodo fondamentale nella storia e nel futuro della città. I proventi dell’imposta di soggiorno devono essere investiti in una rinnovata rete di accoglienza e promozione, in una cartellonistica diffusa e chiara, in tour turistici guidati, nella promozione dei musei comunali, nel recupero sistematico dei beni culturali. Stupisce come, senza supporto adeguato, molte strutture ricettive del territorio comunale registrino risultati importanti in termini di ospiti stranieri: un potenziale che deve essere dispiegato, liberato. Per questo Uniti per Signa vuole impegnare le risorse derivanti dall’imposta di soggiorno nella promozione del territorio”.