Vilmo e Italo a casa in attesa che passi la manifestazione (6)

CALENZANO – Ecco un’altra pagina del diario di Vilmo e Italo dell’associazione Assieme che si trovano a Dakar per il controllo annuale della scuola costruita dall’associazione. “28 febbraio. Stamani lavoriamo in casa. Italo mette a posto sul pc le ultime foto e tutte le tabelle con gli aggiornamenti dei dati sui bambini, io faccio il […]

CALENZANO – Ecco un’altra pagina del diario di Vilmo e Italo dell’associazione Assieme che si trovano a Dakar per il controllo annuale della scuola costruita dall’associazione.

“28 febbraio. Stamani lavoriamo in casa. Italo mette a posto sul pc le ultime foto e tutte le tabelle con gli aggiornamenti dei dati sui bambini, io faccio il punto sulla giornata di ieri. Dovevamo poi ritrovarci a scuola con Christine per andare a mangiare insieme ma ecco che arriva la notizia dei “risultati ufficiali provvisori” (li hanno davvero chiamati così!) che danno il 58,27% a Macky Sall, il presidente uscente. Gli altri candidati (Idrissa Seck 20,50%, Ousmane Sonko 15,67%, Issa Sall 4,07%, Madické Niang 1,48%) hanno ora 72 ore di tempo per presentare eventuali ricorsi, ma già hanno dichiarato che “respingono risolutamente i risultati”. I timori di eventuali scontri nelle varie manifestazioni fanno sì che tutto si blocchi, tutti vanno a casa e salta così anche l’appuntamento con il direttore della scuola elementare Ndiarka Diagne che avevamo previsto per le 15. Ci ritroviamo così ad andare a mangiare una ‘pizza’ qui vicino per poi continuare a lavorare a casa.
Nel tardo pomeriggio fuori si sentono passare rumorose manifestazioni per la vittoria di Macky Sall e decidiamo di uscire per dare un’occhiata. Facciamo un lungo giro intorno al grande cimitero musulmano di Yoff e ci ritroviamo sull’oceano. La spiaggia è piena di giovani che giocano a pallone o fanno footing. Non c’è nessuno in acqua e le onde sono impressionanti. Camminiamo un po’ e nel ritorno verso casa incontriamo una lunga colonna di mezzi pieni di persone festanti e rumorose inneggianti la rielezione del Presidente.
Adesso è tardi e ancora, proprio qua vicino, si urla e canta a squarciagola in un qualche fischiante microfono. Non si capisce nulla, forse si tratta di preghiere, o forse di improvvisazioni cantate. Ecco che ora attaccano anche i tamburi e il tutto somiglia tanto ai canti degli indiani pellerossa quando, nei film, danzano intorno al totem. Mi affaccio a registrarli…
Domattina, come al solito, passerà Christine a prenderci con la solita Citroën C4 bianca a due porte (scomodissima) guidata da uno dei ragazzi Djibi, Biram o Khadim. La proprietaria della macchina è la mamma di un loro amico comune con gravi problemi ai reni che necessita quindi di dialisi. Qua tutto si paga e la dialisi non è alla portata di tutti, tanto meno di una famiglia che vive a Toubab Dialaw. Siccome quando siamo qui utilizziamo di solito lo stesso mezzo per tutta la nostra permanenza, Christine ha avuto l’idea di metterci questo a disposizione, in modo che ciò che paghiamo vada nel fondo per la dialisi del ragazzo. Sempre per questo fine, l’otto marzo Christine ha anche organizzato un concerto (nel quale canterà anche lei). Anche da piccole cose ovvie può nascere solidarietà!”