Viale XX Settembre: nasce il Comitato e la petizione contro il taglio dei tigli

SESTO FIORENTINO – Dopo l’abbattimento degli alberi di viale XX Settembre e le proteste sui canali social e quelle dei residenti, è stato costituito un coordinamento Comitato Tutela Alberi Sesto Fiorentino. Il Comitato si è formato il 17 febbraio, “contro l’abbattimento dei 52 tigli sani nel viale XX Settembre” e con l’avvio del coordinamento è […]

SESTO FIORENTINO – Dopo l’abbattimento degli alberi di viale XX Settembre e le proteste sui canali social e quelle dei residenti, è stato costituito un coordinamento Comitato Tutela Alberi Sesto Fiorentino. Il Comitato si è formato il 17 febbraio, “contro l’abbattimento dei 52 tigli sani nel viale XX Settembre” e con l’avvio del coordinamento è iniziata anche una petizione con la quale viene chiesto all’amministrazione comunale di “poter esaminare in dettaglio l’ambito, i tempi previsti, i costi ed il grado di qualità progettare la documentazione” e di “ ripristinare l’alberatura del viale per conservare la struttura e l’aspetto di un luogo simbolo di Sesto Fiorentino, con particolare cura alla sicurezza dei marciapiedi e della viabilità pedonale”.

“L’Amministrazione comunale è stata sorda ad ogni appello e nulla hanno potuto nemmeno le opposizioni politiche che hanno abbandonato il consiglio comunale in segno di protesta – si legge nella petizione – Gli alberi del viale caratterizzano una delle strade più belle ed importanti di Sesto. Le sue tracce risalgono fin dal XVI secolo in quanto collegamento con il monte Acuto in quella che è la prosecuzione, in pianura, del Viottolone (sentiero che percorre, con doppio filare di cipressi, in linea retta tutto il monte Acuto) e che i sestesi chiamano Lo Stradone”.

Nella petizione si ricorda il valore storico del viale che “con doppio filare di tigli, è quello che storicamente ‘conduceva’ i sestesi alla Manifattura di Doccia e che oggi porta alla prestigiosa Biblioteca Ragionieri: è per i sestesi il viale alberato per eccellenza, elemento di continuità storica e segno paesaggistico ed ecologico urbano”.

Il Comitato contesta al Comune “che non è stato presentato nessun documento progettuale che dimostrasse alternative al taglio degli alberi; che ai sensi dell’art 9 della Costituzione, del Codice dei Beni Culturali e  della L. 10/2013 non si è garantita la dovuta tutela alle alberature che i tagli contraddicono il Regolamento del Verde del Comune di Sesto, che la funzione di corridoio ecologico urbano delle alberature viene di fatto negata in palese contraddizione con le Linee Guida della Regione Toscana sull’Inquinamento e la gestione del verde urbano, che non vi è ad oggi chiarezza progettuale in quanto l’interramento dei cavi di tensione lungo il viale non si configura all’interno di un programma organico né ci sono garanzie dell’eliminazione dei tralicci, che l’amministrazione comunale manca di una visione coerente e organica in fatto di protezione ambientale”.

Insomma le armi sono state affilate e ora inizia la battaglia. Il Comitato nella petizione si riserva “di valutare sotto ogni profilo la legalità e legittimità dell’azione amministrativa posta in essere dall’Amministrazione comunale di Sesto Fiorentino ed ogni discendente responsabilità”.

La petizione più essere firmata al Bar Fani di via Manin, all’Edicola Camporella di viale I Maggio, al Bar Camporella di viale I Maggio, alla Cartoedicola Colonnata di piazza Rapisardi, al Bar Querciolini di via della Querciola e a Edilviola di viale XX Settembre.