Verso le elezioni. PD La Ripartenza “Segreteria PD incapace di esprimere un proprio candidato”

CALENZANO – Si è acceso il clima politico (almeno da Sinistra) verso le elezioni amministrative di maggio. E se si fosse in un film questo potrebbe essere “Kramer contro Kramer” (1979) dove si narra di un divorzio e delle conseguenze tra le persone che compongono la famiglia: una situazione che pare proprio simile a quella […]

CALENZANO – Si è acceso il clima politico (almeno da Sinistra) verso le elezioni amministrative di maggio. E se si fosse in un film questo potrebbe essere “Kramer contro Kramer” (1979) dove si narra di un divorzio e delle conseguenze tra le persone che compongono la famiglia: una situazione che pare proprio simile a quella che si sta verificando nel PD calenzanese. Una parte, guidata dal segretario, si schiera con il candidato sindaco Riccardo Prestini del centrosinistra (PD, Partito socialista e lista civica Calenzano Futura) e una parte si ritrova nella sigla PD La Ripartenza. E i punti di vista sono diversi.

La Ripartenza, in una nota, afferma che “la segreteria del Partito Democratico, incapace di esprimere un proprio candidato, nonostante le numerose personalità al suo interno, succube e appiattita sull’attuale amministrazione, si è fatta imporre dalla lista dei Civici un candidato tecnico scollegato dalla politica, frutto di accordi di palazzo e risultato di una mediazione al ribasso derivante da veti incrociati interni al partito stesso”.

“Sbigottiti, sgomenti, demoralizzati per la svendita del PD, calenzanesi, iscritti e simpatizzanti, sollevano un diffuso malumore e un profondo sconcerto un pò in tutto il territorio comunale – prosegue la nota – Noi de La Ripartenza ribadiamo la totale e convinta estraneità a questa candidatura: una volta di più, dichiariamo di non voler essere partecipi e responsabili della liquidazione di un partito, che viene di fatto sostituito con uno sterile comitato elettorale”.

“E’ nostra intenzione non fermarci davanti a quanto accaduto, andando avanti con la nostra azione critica e con la nostra denuncia, e facciamo appello ai democratici Calenzanesi a non rassegnarsi di fronte a questa disfatta della politica. Chi guida il PD a Calenzano, il segretario e chi lo coadiuva in segreteria, prenda atto di aver svenduto il partito, senza nemmeno creare alleanze politiche valide e frantumato, forse per sempre, il fronte progressista calenzanese”. E.A.