Verso le elezioni. PD e la candidatura del Centrosinistra: c’è chi dice “no”

CALENZANO –  Continua il “botta e risposta” tra gruppi diversi all’interno del PD in previsione delle prossime elezioni amministrative. Al centro della “discussione” il candidato sindaco del Centrosinistra (PD, Socialisti e lista civica Calenzano Futura) Riccardo Prestini.   “Mi lascia perplesso il metodo: la direzione PD a strettissima maggioranza aveva dato mandato alla segreteria di […]

CALENZANO –  Continua il “botta e risposta” tra gruppi diversi all’interno del PD in previsione delle prossime elezioni amministrative. Al centro della “discussione” il candidato sindaco del Centrosinistra (PD, Socialisti e lista civica Calenzano Futura) Riccardo Prestini.
 
“Mi lascia perplesso il metodo: la direzione PD a strettissima maggioranza aveva dato mandato alla segreteria di fare le primarie – si legge in una nota di Gianluca Ferretti, coordinatore comunale della mozione Zingaretti – Ma la segreteria anziché indire le primarie, o cercare una candidatura unitaria PD come chiesto da noi della minoranza, senza spiegazioni candida un tecnico non PD, sulla base di un accordo con una lista civica nata cinque anni fa per sostenere la candidatura Biagioli e ricomparsa ora. Io e chi in questi anni si è impegnato nel Partito, non capiamo perché il PD, che, ricordo, nel 2014 a Calenzano aveva preso il 60% dei voti, abbia rinunciato a esprimere il candidato sindaco”.
“Di fronte a questa scelta è stato parlato di unità ritrovata del Centrosinistra – afferma nella nota Lara Burberi – quando invece è abbastanza chiara la divisione delle forze progressiste che su Calenzano vantano da anni posizioni di unità e che ora invece si presentano con due candidati diversi. Le responsabilità sono equamente divisibili. Non sono d’accordo quindi con chi ha parlato di unità ritrovata, peraltro con forze politiche non pienamente in prima linea a Calenzano. Il profilarsi di un malcontento sia dentro sia fuori il pd non deve essere preso alla leggera: si tratta di persone che auspicavano un cambio di passo sia nella gestione del partito di maggioranza sia per alcuni aspetti della gestione comunale. Bisogna guardare con molta attenzione a tutto questo e alla possibilità che possa profilarsi una terza via. Di sicuro ora non convince l’affrancamento dalle responsabilità e l’accusa di basso profilo di rincorrere poltrone e interessi particolari proprio a chi della poltrona non ne ha proprio bisogno”. E.A.