“Ventitreecinquantasette”, in libreria il primo romanzo del vigile urbano-scrittore Ivano Ricci

LASTRA A SIGNA – Quando parla del suo libro, della sua “creatura”, gli si illuminano gli occhi. Si capisce subito che quello di vedere pubblicato il suo primo romanzo è stato – ed è – un sogno a occhi aperti. Ma soprattutto è un sogno che, oltre a diventare realtà, potrebbe avere anche un futuro. […]

LASTRA A SIGNA – Quando parla del suo libro, della sua “creatura”, gli si illuminano gli occhi. Si capisce subito che quello di vedere pubblicato il suo primo romanzo è stato – ed è – un sogno a occhi aperti. Ma soprattutto è un sogno che, oltre a diventare realtà, potrebbe avere anche un futuro. Ma andiamo con ordine e partiamo dall’inizio, ovvero dal libro che si intitola “Ventitreecinquantasette” (ovviamente leggendolo capirete il perché) scritto da Ivano Ricci per la casa editrice “Scatole parlanti”. La particolarità è che Ivano è un agente, per la precisione un assistente, della Polizia municipale di Lastra a Signa e, pur definendosi “uno che i libri li divora e che legge di tutto, dai fumetti alle biografie di sport”, è la prima volta che si cimenta come autore.

Empolese, nato a Firenze nel 1973, Ricci è in forza al Comando di Lastra a Signa dal 2016 e stamani ha avuto i complimenti anche del sindaco Angela Bagni che lo ha ricevuto, per parlare del libro, poco prima della nostra chiacchierata. Un vigile-scrittore, quindi, e nel cui romanzo “gli intimi spaccati sulla quotidianità di provincia contribuiscono a far emergere le peculiarità dei numerosi personaggi presenti”. Un romanzo che ha mosso i primi passi qualche anno fa, almeno sulla carta, e che Ricci ha iniziato a trasformare in un vero e proprio manoscritto quando, durante il primo lockdown, acquistò un computer portatile perché la figlia potesse seguire le lezioni a distanza della scuola. Computer che naturalmente ha usato anche lui.

Poi è stato un susseguirsi di eventi: il manoscritto lo ha concluso in cinque mesi, giorno più, giorno meno, e sfogliando un libro che non gli era piaciuto granché, per usare un eufemismo, ha pensato, giustamente, che il suo romanzo invece avrebbe avuto… maggiore fortuna. E così è stato: dopo averlo inviato a più case editrici, “ho ricevuto – racconta – almeno cinque/sei proposte editoriali interessanti” e un mese fa tutto è stato messo nero su bianco con la pubblicazione del libro e la copertina di Bob Marongiu, poliedrico artista sardo che meriterebbe un articolo a parte per la qualità e l’originalità dei suoi lavori. “E’ un romanzo – racconta Ricci – che contiene anche un po’ di me”. Un romanzo estremamente attuale, visto che è ambientato proprio nel 2022 e che è il risultato di più ingredienti: un inizio che ti “cattura”, lo smarrimento e il desiderio di sorpresa che si hanno pagina dopo pagina, un alternarsi di flashback.

Per una trama in cui Alessandro Lucchinelli, figlio di un importante imprenditore self-made nel settore calzaturiero, vive a Pianomerisi con la propria famiglia, benestante e coesa. Proprietario di un locale molto in voga tra i giovani della zona, il LolaMundo, e capitano della prima squadra della Cerretese, tra impegni mondani e uscite con gli amici di una vita, Alessandro decide di mettersi in gioco e realizzare uno tra i suoi più grandi sogni: organizzare una festa di Carnevale memorabile. Il resto dovete scoprirlo leggendo il libro.