Ventisette donatori dentro l’uovo di Pasqua del gruppo Fratres di Lastra a Signa. Prima c’era stato l’incontro con gli studenti

LASTRA A SIGNA – Sono stati ventisette i donatori che il giorno di Pasqua hanno risposto all’appello lanciato dal gruppo Fratres Giuseppe Nesi di Lastra a Signa e che, per il loro prezioso gesto di solidarietà, hanno ricevuto in dono un uovo di cioccolato dell’associazione Noi x Voi Odv con cui i Fratres lastrigiani collaborano […]

LASTRA A SIGNA – Sono stati ventisette i donatori che il giorno di Pasqua hanno risposto all’appello lanciato dal gruppo Fratres Giuseppe Nesi di Lastra a Signa e che, per il loro prezioso gesto di solidarietà, hanno ricevuto in dono un uovo di cioccolato dell’associazione Noi x Voi Odv con cui i Fratres lastrigiani collaborano da tempo. Nello stesso giorno c’è stata anche la gradita “visita” del “sindaco” del consiglio comunale dei ragazzi dopo che la settimana precedente si era svolta l’iniziativa denominata “Progetto salute” con la scuola secondaria di primo grado Leonardo da Vinci di Lastra a Signa. “In quell’occasione – spiega Sandra Mugnaini, presidente del gruppo Fratres – abbiamo incontrato 180 studenti delle classi seconde, con i quali abbiamo parlato dell’importanza del dono, di volontariato e di donazione del sangue e di quanto quest’ultima sia vitale per molte persone. E i ragazzi lo hanno potuto apprendere dalle testimonianze che hanno ascoltato”. Per poi aggiungere: “Nell’occasione abbiamo avuto il piacere di avere un saluto anche da parte del sindaco Emanuele Caporaso, dell’assessore alla cultura Massimo Galli e della dirigente scolastica Eleonora Marchionni. Inoltre parteciperemo alla festa delle scuole in programma il 10 e 11 maggio per promuovere la donazione di sangue e plasma”. Le prossime giornate di donazione sono invece domenica 25  maggio e sabato 14 giugno (giornata mondiale del donatore di sangue), mentre si può donare ogni giorno presso i servizi trasfusionali degli ospedali (per informazioni e prenotazioni 339 7652996 – www.fratreslastra.org).

Queste una sintesi delle testimonianze:

Serena: “Dal mio punto di vista di paziente, che riceve il sangue, poter spiegare che per me la donazione è VITA, mi ha commosso, ma, mi ha anche reso più forte e speranzosa che le mie parole siano state capite e apprezzate dai ragazzi”.

Cristina: “Importante essere solidali, il dono arricchisce chi lo fa e dona la speranza a chi lo riceve. Dopo il trapianto di cellule staminali da cordone ombelicale, ho concretizzato come qualsiasi donazione di cellule, sangue è un atto sublime della quale chi lo esercita non avrà una conoscenza reale, un riscontro diretto, mentre chi lo riceve ne porterà a vita testimonianza”.

Laura: “Gli incontri con i ragazzi della scuola media di Lastra e con i loro insegnanti sono una grande opportunità e una lezione di vita oltre che, direi, d’amore. Pensiamo a quanto sia importante la donazione del sangue per i nostri piccini e quanto il dono sia alla base della coscienza che forma ogni giovane”.

Lisa: “Avere la possibilità di raccontare ai ragazzi la mia storia è stato molto emozionante. La loro attenzione e curiosità ha reso ancora più importante tutto il mio percorso di vita che, se pur faticoso mi ha immensamente arricchita. Ringrazio per questa bella opportunità che mi è data, con la speranza che ci siano più iniziative così perché, ciò su cui possiamo e dobbiamo lavorare è l’educazione dei ns. ragazzi di oggi, che saranno gli adulti di domani”.

Valentina: “Grazie per la preziosa opportunità che mi avete concesso di raccontare la mia storia a tanti giovani che sono il nostro futuro. Nel mio caso il sangue diventa linfa vitale. Ma l’emozione più grande è stata vedere gli occhi attenti e incuriositi di tanti giovani ragazzi nei cuori dei quali, sono sicura, abbiamo piantato un piccolo semino. Speriamo che lo curino e che possa un giorno diventare un bel fiore: magari un nuovo donatore”.

Lorenzo: E’ una preziosa occasione per sensibilizzare i ragazzi giovani con tutta la vita davanti e le loro famiglie, sull’importanza del volontariato e del dono, che sia qualcosa di sé stessi come il sangue o che sia semplicemente il proprio tempo, per far sì che il meccanismo del sostegno alle persone che hanno bisogno, non si fermi mai”.

Paolo: “Queste due giornate, sono state un arricchimento anche per me, non si smette mai di imparare ascoltando tante testimonianze e risposte a domande interessate. L’auspicio è che tutto serva a creare un futuro di solidarietà”.