Veloci sul web dovunque, lavori al via a Lastra a Signa per connettere le piccole frazioni

LASTRA A SIGNA – Internet a mille megabit al secondo, anche nelle frazioni più piccole di Lastra a Signa. Veloci come in città, anzi, in qualche caso più veloci che in alcune città. Il cantiere, aperto questa mattina, interessa 14.529 edifici mentre i lavori si concluderanno entro la fine dell’anno. A quel punto anche chi abita nelle […]

LASTRA A SIGNA – Internet a mille megabit al secondo, anche nelle frazioni più piccole di Lastra a Signa. Veloci come in città, anzi, in qualche caso più veloci che in alcune città. Il cantiere, aperto questa mattina, interessa 14.529 edifici mentre i lavori si concluderanno entro la fine dell’anno. A quel punto anche chi abita nelle piccole frazioni di Brucianesi, Malmantile, Quattro Strade, La Luna e Belfiore potrà sfrecciare sul web. La fibra ottica arriverà fin sotto casa e “sarà la Regione, attraverso l’azienda Open Fiber, – si legge in una nota – a portarla, come in tutti quei territori, le cosiddette aree bianche, dove i gestori, per la presenza magari di troppi pochi abitanti od attività economiche, hanno deciso e comunicato di non voler investire. Le sole aree dove il pubblico può intervenire, senza violare le norme europee sulla concorrenza”. Un tipo di intervento che a Campi, Signa e Calenzano garantisce una copertura del territorio al 95% mentre Sesto Fiorentino sarà al centro di una Conferenza dei servizi in programma il prossimo 23 gennaio.

“La fibra ottica che stiamo posando è l’infrastruttura più importante che stiamo realizzando, perché raggiungerà tutta la Toscana, – ha spiegato l’assessore regionale Vittorio Bugli, durante la conferenza stampa che si è svolta proprio nei pressi del cantiere di via 8 marzo – si tratta di un investimento dove i territori più piccoli e meno popolati hanno la stessa dignità di quelli grandi. La Toscana è una delle Regioni più avanti in questo processo, se non la prima in assoluto, e se continueremo a marciare veloci senza perdere questo vantaggio vorrà dire essere più concorrenziali e attrattivi rispetto ad altre regioni dove la fibra ottica arriverà magari uno o due anni più tardi. Per questo abbiamo deciso di investire in tutta la Regione 80 milioni, per una infrastrutture che ne vale duecento. Per le aziende significa essere più competitive e per la famiglie poter usufruire di servizi migliori”.

A Lastra a Signa, dove l’importo dei lavori è di 611.000 euro, saranno stesi oltre 26 chilometri di fibra. Ma non ci saranno grandi disagi o strade sventrate. Per ventitré chilometri saranno infatti riutilizzate canaline e cavidotti che già ci sono, un po’ come sta succedendo in tutti i cantieri aperti. E se proprio ci sarà da scavare, si tratterà di minitrincea larga e profonde poche decine di centimetri.

In Toscana sono 268 i Comuni coinvolti: praticamente tutti, anche i più grandi, anche se solo magari in quel caso per qualche borgo o gruppo di case sparse. La stima, un anno fa quando i lavori sono stati programmati, era di 784.000 cittadini coinvolti. La rete stesa rimarrà di proprietà della Regione e sarà affidata in concessione per venti anni a Open Fiber, l’azienda che ha vinto l’appalto e che offrirà l’accesso a tutti gli operatori interessati, visto che la società opera nel solo mercato all’ingrosso. Cittadini e imprese dovranno dunque contattare i gestori presenti sul loro territorio per attivare la linea.

“Siamo a buon punto – conclude l’assessore, presente insieme al consigliere regionale Monia Monni, al sindaco e al vice-sindaco di Lastra a Signa, Angela Bagni e Leonardo Cappellini – ed entro il 2021 l’intervento dovrebbe essere completato per tutto il territorio regionale. Nei prossimi giorni si svolgerà la conferenza di servizi per l’ultimo gruppo di Comuni interessati”. “Siamo soddisfatti – ha detto il sindaco Angela Bagni – dell’investimento sulle nostre frazioni interessate dall’intervento: si tratta dell’avvio dei lavori dell’opera infrastrutturale nelle aree definite “bianche” o “a fallimento di mercato”. Per quanto riguarda le altre aree sul territorio del nostro Comune, non coperte dal progetto perché frutto di precedenti convezioni e accordi con gli investitori privati e il partner pubblico, continueremo a sollecitare Regione e Ministero per migliorare la qualità della rete”..

Pier Francesco Nesti