UPS: “Il ricorso al Tar? Non contro qualcuno ma per rispettare il voto dei signesi”

SIGNA – Il 10 luglio: questo il giorno in cui è stato depositato presso il Tribunale Amministrativo Regionale della Toscana, per conto della lista Uniti per Signa, il ricorso “contro l’errata attribuzione di un seggio – spiegano in una nota – in consiglio comunale. L’udienza è stata fissata per il prossimo 17 settembre”. A entrare nel […]

SIGNA – Il 10 luglio: questo il giorno in cui è stato depositato presso il Tribunale Amministrativo Regionale della Toscana, per conto della lista Uniti per Signa, il ricorso “contro l’errata attribuzione di un seggio – spiegano in una nota – in consiglio comunale. L’udienza è stata fissata per il prossimo 17 settembre”.

A entrare nel merito della vicenda, anzi, a tornarci, sono il capo gruppo Gianni Vinattieri e Matteo Mannelli: “Il ricorso non è contro qualcuno ma per il rispetto della sovranità popolare che si esplica attraverso il libero voto dei cittadini signesi e che, senza i grossolani errori dell’Ufficio Centrale Elettorale, avrebbe espresso 3 seggi consiliari per Uniti per Signa: 8 seggi Pd, 3 seggi UPS, 3 seggi Lega, 1 seggio Fare insieme e 1 seggio Noi siamo Signa. Quindi nessuna forma di avversione nei confronti di Sinistra per Signa di Valentina Quattrone; anzi, siamo convinti che la presenza di una lista di sinistra arricchirebbe il consiglio comunale e che il taglio del numero dei consiglieri introdotto dalla Legge numero 148 del 14 settembre 2011 costringa a quorum altissimi per avere forme di rappresentanza e leda fortemente il principio di pluralità democratica”.

“Ma queste – aggiungono – sono le regole in cui ci costringe il legislatore e rispettarle significa tutelare quello che di più importante esiste in democrazia: il voto dei cittadini elettori. In questo senso, al di là delle parti che giuridicamente ricopriremo, facciamo appello al Comune di Signa perché si impegni a mettere avanti a ogni altra considerazione il rispetto della volontà popolare liberamente espressa attraverso il voto”.

Infine, per quanto riguarda il merito della questione, “semplificando e rifuggendo i tecnicismi, – concludono – si può fare la seguente sintesi: l’attribuzione dei seggi alle liste è effettuata successivamente alla proclamazione dell’elezione del sindaco; si attribuisce il 60% dei seggi al candidato sindaco eletto: nel nostro caso 10 seggi alla coalizione di Giampiero Fossi; i restanti 6 seggi sono attribuiti alle liste o gruppi di liste che al primo turno hanno superato il 3% dei voti; come si assegnano i restanti 6 seggi? Dividendo le cifre elettorali delle liste per 1, 2, 3, 4, 5, 6 per poi prendere i sei quozienti maggiori. Il terzo quoziente di Uniti per Signa, relativo al suo terzo Cconsigliere, è pari a 601,3 mentre il primo quoziente di Sinistra per Signa, pari al numero di voti presi dalla lista, è pari a 473: non ci sono dubbi sul fatto che 601,3 sia maggiore di 473…”.