Uniti per Signa: “Fra Natale e l’Epifania l’annunciato “caro Tari” della terza rata 2021. E l’anno nuovo non promette bene”

SIGNA – Uniti per Signa, tramite il suo capo gruppo Gianni Vinattieri (nella foto), torna sull’argomento Tari. E lo fa con una nota in cui fa delle considerazioni generali sulla situazione che stiamo vivendo e, più particolare, su Signa: “Le trascorse festività non sono state segnate da un clima non positivo per gli italiani: innalzamento […]

SIGNA – Uniti per Signa, tramite il suo capo gruppo Gianni Vinattieri (nella foto), torna sull’argomento Tari. E lo fa con una nota in cui fa delle considerazioni generali sulla situazione che stiamo vivendo e, più particolare, su Signa: “Le trascorse festività non sono state segnate da un clima non positivo per gli italiani: innalzamento dei contagi da Covid-19, restrizioni, aumento previsto del 55% del costo dell’elettricità e del 42% di quello del gas nel primo trimestre del 2022, nonostante gli interventi in legge di bilancio del Governo. Quest’ultimi causati da errori e inerzie degli ultimi decenni in termini di scelte energetiche della nazione. A ci si aggiunge, per i signesi, il confermato aumento Tari recapitato ai cittadini, un po’ sotto Natale e un po’ sotto l’Epifania, tramite la terza rata 2021. Un “caro Tari” che definisce aumenti della tariffa 2021 fra il 4% e l’8% rispetto a quella, già “salatissima”, del 2020: anno pandemico che invece di segnare una diminuzione dei costi di servizio per il cosiddetto “lockdown” ha determinato un aumento delle spese di Alia; da recuperare nel triennio 2021-2022-2023″.

“Con un disavanzo catastrofico – aggiunge Vinattieri – nel rendiconto 2020 per l’azienda di gestione del servizio di igiene ambientale: -8.340.374,00 euro. Due le cause che, in ultima istanza, si scaricano sulle bollette dei cittadini aumentandone i costi: le inefficienze del sistema Alia e il fallimento di programmazione e realizzazione della Regione Toscana nell’ambito della gestione del ciclo integrato dei rifiuti e della dotazione impiantistica dell’Ato Toscana Centro, determinando la sua non autosufficienza. Su cui si innesta un piano dei rifiuti regionale superato per la non realizzazione degli impianti previsti a cui si è pensato di supplire con l’introduzione nello Statuto della Regione della favola bella dell’economia circolare. Inefficienze, mancata realizzazione di impianti di termovalorizzazione-recupero-riciclo, ammortamenti ed interessi passivi per investimenti disattesi, non autosufficienza d’ambito, spirale di decisioni verticistiche che incontrano la totale acquiescenza di alcune giunte comunali fra cui quella signese”.

“D’altronde – conclude Vinattieri – il 2022 non promette nulla di buono. Ancora non è stata redatto il piano economico finanziario, ma lo stanziamento Tari previsto nel bilancio di previsione del Comune di Signa è dato addirittura in leggero aumento rispetto a quello che a tutt’oggi stiamo pagando del 2021. E all’orizzonte non si stagliano soluzioni strutturali della Giunta regionale. Se non la replica della strategia del mantenimento della sostenibilità economico-finanziaria del sistema integrato dei rifiuti attraverso l’espansione delle tariffe a carico di famiglie e imprese. A cui, a partire dai Comuni, bisogna rispondere con una discontinuità di non accettazione acritica e di proposta innovativa”.