SIGNA – Uniti per Signa si schiera… dalla parte dei gatti. Battute a parte, a spiegarci meglio di cosa si tratta sono, in una nota, il capo gruppo Gianni Vinattieri e il consigliere Simone Lulli. “Come previsto dal regolamento comunale e dalla legge regionale numero 59 del 2009, “i gatti liberi appartengono al patrimonio indisponibile dello Stato” e la loro cura e tutela spetta ai Comuni che amministrano i territori ove vivono. La definizione e il governo delle colonie feline è una funzione delicata dell’amministrazione comunale che si dovrebbe esplicare in due direzioni: da un lato la cura del benessere dei gatti liberi; dall’altro l’obiettivo di evitare che la loro proliferazione indiscriminata, spesso in condizioni di malnutrizione e malattia, incida sulle proprietà dei cittadini. Dopo anni di proposte consiliari, nel 2017 è stata deliberata la mappatura delle colonie feline sul territorio comunale e l’individuazione delle aree pubbliche per lo svolgimento di attività relative alla loro tutela. A oggi le colonie riconosciute sono undici: nell’area dei Renai, in via dei Renai, in via dell’Erta di Castello, via Cecco Santi, in via Maromme, in via Pistoiese, in via Beata Giovanna, in via Kolbe, in via del Pino e in via del Crocifisso”.
“Per la loro gestione, – aggiungono – dal 2019, il servizio è stato affidato ad AMA (Amici del Mondo Animale onlus) che, da convenzione, ha svolto le seguenti attività: attività di sportello per due ore alla settimana; sopralluoghi per l’individuazione di nuove colonie feline e il controllo di quelle già censite, sopralluoghi per reclami, cattura e trasporto dei gatti presso l’ambulatorio Asl per la sterilizzazione e degenza post sterilizzazione presso i locali dell’associazione e loro ricollocamento in colonia. Con compenso economico di 3.000 euro all’anno fino al 31 dicembre 2022”.
“Tale servizio interveniva, parzialmente, sul nodo critico delle sterilizzazioni ma, anche per la limitata copertura economica del Comune, non dava risposte esaustive al problema della gestione dei gatti liberi sul territorio comunale. Che, in massima parte, è sempre stato affrontato da volontarie che dedicano tempo, impegno, risorse alla cura dei gatti. Necessitavano, quindi, investimenti maggiori nel servizio per ampliare l’entità degli interventi e la loro diversificazione: solo le volontarie a proprie spese, per esempio, forniscono alimenti agli animali. Invece la giunta comunale ha inaugurato il 2023 procedendo in direzione opposta. Di fatto non rinnovando il servizio. Nonostante un’interrogazione consiliare del gruppo di Uniti Per Signa presentata il 30 gennaio per sollecitarne l’affidamento”.
“A tal proposito, – concludono i due consiglieri – particolarmente inquietante è risultato l’atteggiamento dell’assessore competente che alla domanda relativa alla modalità con cui l’amministrazione comunale intende affidare ilservizio, ha risposto che sarà una di quelle contemplate dalla legge regionale numero 59 del 2009. Risposta nelle corde di un funzionario comunale e non certo di un politico retribuito con indennità piena per prendere delle decisioni. Resta il fatto che la giunta comunale deve celermente adempiere alle proprie funzioni e prerogative nei confronti dei gatti liberi e delle rispettive colonie. Senza indugiare dietro il faticoso e nobile ruolo di supplenza svolto dalle volontarie signesi”.