Un tavolo in Regione per il Cartonificio

SESTO FIORENTINO – Presidio questo pomeriggio al Cartonificio Fiorentino di viale Ariosto per difendere l’accordo siglato da Comune, Regione, Rsu, sindacati e azienda Pro-Gest lo scorso anno che prevedeva tra l’altro la ricerca di un sito nell’area fiorentina dove spostare la produzione sestese. E invece un fulmine a ciel sereno è avvenuto alla fine di […]

SESTO FIORENTINO – Presidio questo pomeriggio al Cartonificio Fiorentino di viale Ariosto per difendere l’accordo siglato da Comune, Regione, Rsu, sindacati e azienda Pro-Gest lo scorso anno che prevedeva tra l’altro la ricerca di un sito nell’area fiorentina dove spostare la produzione sestese. E invece un fulmine a ciel sereno è avvenuto alla fine di settembre quando l’azienda ha annunciato la chiusura della sede di viale Ariosto e lo spostamento dei lavoratori nella sede di Altopascio. Per questo è stato organizzato un tavolo di trattativa in Regione il 25 ottobre alle 11. Al quale, per ora non ha confermato la presenza l’azienda.

“Siamo qui per protestare contro la chiusura della nostra fabbrica. – dice Sergio Scubla della Rsu Cartonificio Fiorentino –  questo è il dramma di 80 famiglie che potrabbero trovarsi senza lavoro, ma siamo qui anche perchè la Piana fiorentina sta attraversando un periodo molto difficile e la nostra vertenza si inserisce insieme ad altre vertenze che stanno portando via al territorio posti di lavoro e ricchezza. Siamo preoccupati per la nostra situazione, ma anche per quello che sta accadendo in generale e a livello politico non ci sono spinte per cambiare questa situazione. Il nostro settore ha avuto un momento di crisi, ma la carta è il futuro è un imballaggio ecologico utilizzabile in tante forme e il lavoro c’è soprattutto per noi che lavoriamo per un settore di nicchia che è quello del cartone per l’industria”.

“Poco più di un anno fa abbiamo firmato insieme con le associazioni sindacali, con la Regione, – dice l’assessore al lavoro Jacopo Madau – e con proprietà un accordo che era molto avanzato dove ognuno aveva fatto un piccolo passo indietro ma aveva accontentato tutti. Ci davamo due anni per valutare tutte le opportunità per valutare seriamente tutte le opportunità non solo su Sesto ma anche su tutto il territorio fiorentino. Il percorso se c’è stato è stato parziale per un’assenza di volontà della proprietà. E ora arriva questa notizia: non solo si viene meno ad un protocollo già firmato, ma anche si spostano i lavoratori nell’altra sede”.

“Sembra che ci sia approssimazione in tutto questo – dice Elena Aiazzi di Cgil della Piana – l’azienda lancia questa idea senza spiegare come intende farla in presenza di un accordo molto preciso che prevede l’eventuale spostamento ma con un confronto e la tutela dei lavoratori e prima almeno della ricerca di un sito sul territorio da il senso si una approssimazione”. “Siamo in attesa del riscontro da parte dell’azienda, nel mentre ci attendiamo che partecipi nel nome e nel rispetto dell’intesa che loro hanno sottoscritto a Sesto Fiorentino che è un accordo che prevedeva tra l’altro la riattivazione di un metodo del confronto e della condivisione. – dice il consigliere regionale per il lavoro Valerio Fabiani – Ci dicemmo con serietà e senso di responsabilità da parte di tutti a partire da chi rappresenta i lavoratori che nella condivisione e nel confronto avremmo potuto gestire tutte le opzioni però ad oggi questo confronto e queste condivisioni sono state mancate. Dobbiamo recuperare il terreno perso. Avremmo voluto che un confronto si esercitasse nelle sedi opportune aziendali e sindacali ovviamente non c’è stato e allora li richiameremo al tavolo regionale”.

“Per noi l’impegno che ci siamo presi un anno fa con l’accordo siglato in Comune con Regione, sindacati, Rsu, azienda è un impegno ben precisio e di facilitare l’azienda nella sua volontà di trovare un luogo limitrofo all’attuale sede del Cartonificio – dice il sindaco Lorenzo Falchi – in grado di poter trovare nuovi macchinari. Noi a quello siamo in questo anno non abbiamo ricevuto richieste sollecitazioni  da parte dell’azienda nemmeno sul piano operativo che stiamo facendo. Se c’è la volontà di salvare il lavoro e l’azienda noi siamo disponibili, se c’è l’intenzione di utilizzare il tempo e farlo pssare inutilmente e nascondere ditro un finto trasferimento un licenziamnento mascherato dei lavoratori del Cartonificio noi riteniamo inaccettabile”.