Un bando da 70.000 euro per edifici di culto e centri civici, la soddisfazione di Chiara Giorgetti (Pd)

SIGNA – C’è tempo fino al 20 dicembre 2017 per le domande relative al bando per la presentazione di programmi di intervento per costruzione, restauro, conservazione, ampliamento di edifici di culto o per servizi religiosi e centri civici, sociali, attrezzature culturali e sanitarie. Bando pubblicato dall’amministrazione comunale e che prevede un importo di 38.000 euro […]

SIGNA – C’è tempo fino al 20 dicembre 2017 per le domande relative al bando per la presentazione di programmi di intervento per costruzione, restauro, conservazione, ampliamento di edifici di culto o per servizi religiosi e centri civici, sociali, attrezzature culturali e sanitarie. Bando pubblicato dall’amministrazione comunale e che prevede un importo di 38.000 euro per il primo gruppo e di 32.000 per il secondo per un totale di 70.000 euro. Un esito per il quale Chiara Giorgetti (nella foto), presidente della terza commissione consiliare, ha espresso “grande soddisfazione”. “Si tratta di un bando – ha aggiunto – che completa un percorso di indirizzo politico portato avanti negli ultimi mesi per dare una concreta risposta alle esigenze degli immobili destinati al culto o a centri civici e sociali. In questo modo l’amministrazione comunale contribuisce ad aiutare le parrocchie e i circoli che fanno molto per la nostra comunità impegnandosi nelle attività di culto, ricreative, sportive e in genere di socializzazione. Con l’auspicio che in futuro si possano recuperare maggiori risorse per chi vuole investire per migliorare gli immobili con queste specifiche destinazioni perchè questo vuol dire valorizzare il patrimonio a disposizione della comunità. Mi preme inoltre mettere in risalto l’impegno di Marco Andrei (A sinistra per Signa) che, sia in commissione che in consiglio, ha agito affinchè i circoli avessero un adeguato contributo da investire”. Il bando, infatti, disciplina i soggetti beneficiari del contributo, dà priorità al recupero di edifici di rilevante valore storico, alla messa a norma sia dal punto vista impiantistico che strutturale, all’eliminazione delle barriere architettoniche, al completamento di lavori già avviati per stralci funzionali, tenuto conto del progetto complessivo e della valenza architettonica artistica.