Turismo religioso e Via Francigena, Ciuoffo: “Presto l’accordo con la Cet”

FIRENZE – Strutturare e diffondere la conoscenza del patrimonio ecclesiastico, sia materiale che immateriale, lungo la Via Francigena Toscana. E’ lo scopo dell’interessante ricerca presentata stamattina durante il convegno dal titolo “Toscana in cammino. Turismo religioso, ospitalità, volontariato ed associazionismo lungo la Via Francigena”, sull’ospitalità religiosa e il patrimonio ecclesiastico lungo il cammino. L’incontro, organizzato […]

FIRENZE – Strutturare e diffondere la conoscenza del patrimonio ecclesiastico, sia materiale che immateriale, lungo la Via Francigena Toscana. E’ lo scopo dell’interessante ricerca presentata stamattina durante il convegno dal titolo “Toscana in cammino. Turismo religioso, ospitalità, volontariato ed associazionismo lungo la Via Francigena”, sull’ospitalità religiosa e il patrimonio ecclesiastico lungo il cammino. L’incontro, organizzato da Regione Toscana, Associazione Europea Vie Francigene e Associazione Ad Limina Petri, si è tenuto presso la Chiesa di San Giovanni Battista.

“Il luogo dove abbiamo deciso di organizzare questo convegno – ha commentato l’assessore regionale al turismo Stefano Ciuoffo – è altamente simbolico: la Chiesa di San Giovanni Battista raffigura la sosta lungo l’autostrada. E’ anche il punto che commemora le vite sacrificate per la costruzione dell’Autostrada del Sole. Giovanni Michelucci seppe dar vita a un luogo di spiritualità e riposo, simboleggiando una tenda. Un punto di sosta lungo il cammino come avviene per coloro che decidono di percorrere la Via Francigena in Toscana, un tragitto che scorre attraverso tante altre “tende” e siti dove il viandante può avere riposo, ristoro ma anche meditazione e riflessione”. “Lo studio di oggi – ha concluso l’assessore – è il prologo a un accordo che la Regione intende raggiungere con la Cet proprio per strutturare tutto l’aspetto relativo al turismo religioso lungo la Francigena”.

Scopo del censimento, realizzato dall’Associazione Ad Limina Petri in collaborazione con la Regione, è quello di fare una prima panoramica sugli aspetti collegati al turismo religioso lungo la Francigena, in un raggio di 5 chilometri dal percorso. Partendo dall’ospitalità religiosa e proseguendo con le comunità di incontro interreligioso interculturale, con i luoghi di culto ed i riti religiosi, col patrimonio ecclesiale, feste e tradizioni religiose, devozione popolare, simboli, segni e reliquie. Una ricerca compiuta attraverso interviste, sopralluoghi e foto.

Ospitalità religiosa. Sono 30 le strutture censite per un totale di 705 posti letto così suddivise in base alle quattro aggregazioni individuate dalla definizione del prodotto turistico omogeneo: in quella nord 3 strutture e 119 posti letto; in quella centro-nord 5 strutture e 81 posti letto; in quella centro-sud 5 strutture e 133 posti letto; in quella sud 17 strutture e 392 posti letto. Per ogni struttura esiste una scheda che mette in evidenza i dati generali e tecnici, i servizi offerti, le iniziative locali di interesse per il pellegrino, i costi, informazioni su ascolto/dialogo spirituale e altro. Gli ospitali per i pellegrini sono 22 per un totale di 429 posti letto. La presenza del wi-fi è garantita nel 45% dei casi; la gestione è prevalentemente a cura della parrocchia (41%), è preferita la prenotazione nella metà
dei casi così come l’accesso con credenziali (54%). Poi ci sono 8 case per ferie, concentrate nelle aggregazioni centro-sud e sud, con 296 posti letto disponibili. L’accessibilità per i disabili è ben al di sotto del 50% nel caso degli ospitali, trattandosi per gran parte di strutture molto antiche e difficilmente adeguabili per questa esigenza.