Turismo “lento” e sostenibile: sei Regioni a lavoro per creare una rete di cammini

SARTEANO (SI) – Sei regioni (Toscana, Liguria, Emilia Romagna, Umbria, Marche e Lazio) al lavoro per creare una rete di cammini interregionali e promuoverla attraverso la costruzione di un prodotto turistico complesso. Un lavoro di squadra per realizzare un’offerta condivisa ed omogenea attraverso unità d’intenti e visione complessiva. Questo lo scopo dell’evento all’Abbazia di Spineto […]

SARTEANO (SI) – Sei regioni (Toscana, Liguria, Emilia Romagna, Umbria, Marche e Lazio) al lavoro per creare una rete di cammini interregionali e promuoverla attraverso la costruzione di un prodotto turistico complesso. Un lavoro di squadra per realizzare un’offerta condivisa ed omogenea attraverso unità d’intenti e visione complessiva. Questo lo scopo dell’evento all’Abbazia di Spineto a Sarteano, in corso oggi e domani.

Tanti i temi messi in evidenza nel corso della sessione plenaria che ha coinvolto i rappresentanti istituzionali delle sei regioni coinvolte. Ha mandato un messaggio il ministro al Turismo Gian Marco Centinaio, sottolineando che “i cammini si stanno rivelando uno strumento sempre più strategico ed efficace per promuovere quelle aree che maggiormente hanno necessità di incrementare la loro attrattività. Nelle linee programmatiche del Ministero dell’Agricoltura e del Turismo abbiamo deciso di puntare proprio sulla tutela e la promozione di questi paesaggi per valorizzare tutte queste mete, definite di ‘seconda fascia’ ma altrettanto emozionanti. Le città d’arte sono ormai sature. Facciamo in modo allora che i turisti vengano ad ammirare quello che l’Italia può dare in termini di turismo alternativo. Ma offriamo loro anche servizi adeguati. E in questo, iniziative come quella presentata oggi da voi sono in linea con i nostri obiettivi”.

La Regione Toscana – afferma l’assessore regionale toscano Stefano Ciuoffo – promuove quest’incontro che rappresenta la prima occasione di dialogo sul tema dei cammini tra tutti gli attori coinvolti: Ministero, Regioni, Comuni e Associazioni. Un’opportunità per costruire un prodotto turistico con caratteristiche omogenee, aldilà dei confini regionali. Un modo per proporre un turismo ‘lento’, sostenibile, esperienziale che porta a scoprire, attraverso il cammino, i piccoli borghi del cuore dell’Italia”. La tematica è importante e sentita, prova ne sono le numerose proposte di cammini avanzate negli ultimi tre anni da parte di enti locali e associazioni. “Il lavoro sugli itinerari – ha ribadito Ciuoffo – permette di destagionalizzare i flussi turistici e di farli confluire nelle aree interne, consentendo un’opportunità di crescita e di sviluppo economico”. “La capacità di creare nuove vie fruibili in sicurezza – ha detto ancora l’assessore – deriva dalla unione di intenti tra gli attori pubblici coinvolti e l’associazionismo che si dedica a questi temi. Camminare significa recuperare una percezione interiore e una dimensione individuale attraverso l’interazione senza filtri con il paesaggio e con tutto ciò che ci circonda. Camminare significa anche unirsi e superare confini, acquisire capacità di osservazione e distinguere il bello dal brutto. Insomma tanti valori che permettono di creare condivisione e sopratutto, per tante realtà locali attraversate dai cammini, mantenimento delle realtà locali, permanenza di giovani e sopratutto rilancio economico”.

La Toscana a partire dal 2009, ha stanziato oltre 21 milioni di euro: principalmente sulla Francigena, che rappresenta la colonna vertebrale della rete. Adesso prende avvio una fase successiva che punta a mettere in rete il resto dei cammini presenti in regione collegandoli con quelli promossi dalle altre confinanti. La Regione ha aggiunto più recentemente somme più piccole ma non meno importanti: 370.000 euro sulle vie Etrusche, 50.000 euro sulla Romea Strata, anche queste finalizzate alla messa in sicurezza ed alla segnaletica; sono stati aggregati i Comuni sulla Via Lauretana con cui è stato definito un piano di interventi prioritari di messa in sicurezza e segnaletica per circa 300.000 euro che la Regione presenterà al Ministero per il finanziamento. Ancora più complessa è stata l’operazione che ha permesso di aggregare 26 Comuni delle Vie di Francesco che hanno presentato schede di interventi per circa 2 milioni per la messa in sicurezza ed ulteriori progetti per interventi di miglioramento che verranno presentati sempre al Ministero. Inoltre saranno a breve avviati dei bandi riservati ai Comuni (per circa 400 mila euro) per il finanziamento della segnaletica dei percorsi che ancora non ne dispongono a condizione che i Comuni abbiano stipulato una convenzione per la gestione associata del cammino. Attivata anche una collaborazione con l’Università di Firenze che ha permesso di qualificare gli interventi e le proposte dei Comuni che si sono avvalsi di questo supporto scientifico; avviato un confronto con i rappresentanti della Conferenza Episcopale Toscana che ha dato vita ad una preziosa indagine sulle emergenze religiose.

I lavori all’Abbazia di Spineto proseguiranno nel pomeriggio e nella giornata di domani. Sono stati individuati 5 cammini interregionali ‘pilota’ (Via Lauretana, Via degli Dei, I Cammini di Francesco, Via Matildica del Volto Santo, Via Clodia) e quattro ambiti operativi e strategici: manutenzione, accoglienza, promozione e governance, su cui tutti gli attori per ogni singolo cammino (Regioni, Comuni, associazioni) potranno confrontarsi per sviluppare una strategia comune. Per condurre il dialogo in modo organico e costruttivo, ci si avvarrà di strumenti tecnologici ad hoc che faciliteranno la co-progettazione. I partecipanti potranno interagire e votare con gli smartphone durante le fasi dell’evento e le sessioni di brainstorming e contribuire agli interventi dei relatori, visualizzando i risultati in tempo reale. I contributi dei partecipanti e gli impegni presi dalle Regioni confluiranno, alla fine dei lavori, nel documento: “Carta di Spineto” che segnerà le future linee guida per le azioni sui cammini dell’Italia centrale.