SESTO FIORENTINO – Potrebbero iniziare a metà 2026 i lavori per la linea della tramvia dall’aeroporto al Polo scientifico dell’Osmannoro il cui progetto ha visto l’approvazione da parte dei Comuni di Firenze e Sesto Fiorentino. Il tragitto entra all’interno del quadrante nord della città metropolitana collegando il Polo scientifico con Novoli. “Un’infrastruttura molto importante – dichiara il presidente Eugenio Giani – per la mobilità dell’intero quadrante nord ovest della città metropolitana, che permetterà di collegare il Polo scientifico all’area di Novoli. Si entra in una nuova fase, quella della realizzazione dell’iter che porterà all’appalto e quindi alla realizzazione del primo lotto. Come Regione abbiamo trovato 240 milioni, in parte da fondi europei – 111,5 milioni dal Fesr – e in parte – 113 milioni – dal nostro fondo di sviluppo e coesione. La cifra di 228 milioni è per il tratto che dall’aeroporto, come continuità della Linea 2, arriverà al Polo scientifico di Sesto. Intanto ci stimo attivando con il bando ministeriale per realizzare il secondo lotto, che dal Polo scientifico porterà alla piazza del mercato di Sesto Fiorentino. La tranvia per Sesto non riguarda solo allargamento del sistema tranviario sull’area metropolitana, ma è un segmento cruciale della cura del ferro, perché si collega alla stazione di Castello, rendendo fruttuoso l’interscambio treno tram con il centro direzionale fiorentino”.
L’assessore alle infrastrutture Stefano Baccelli richiama anche i passaggi tecnici: “Sono stati stanziati 228 milioni per il primo lotto, il più lungo e il più importante: si tratta di risorse che la Regione avrebbe potuto destinare ad altre infrastrutture. Sono quasi 7 chilometri di infrastruttura in collegamento tra Sesto Fiorentino fino all’area di Peretola e si tratta di un tracciato molto importante non solo per le zone attraversate, in particolare il polo universitario, ma perché la fermata Firenze Castello consentirà a chi arriva per la via ferroviaria da Viareggio Lucca, sulla Lucca Pistoia, di scendere a Castello senza dover arrivare a Santa Maria Novella e immettersi direttamente nel sistema tranviario fiorentino. In analogia con quel che si realizzerà sul Viale Guidoni, in questo caso una fermata ferroviaria, che consentirà a chi viene da Pisa di scendere e immettersi nella rete tranviaria dell’area metropolitana. Quindi si tratta di un tratto che serve certamente ai cittadini di Firenze e di Sesto ma anche a una buona parte della Toscana”.
“Quella di oggi è una giornata importante per il nostro territorio e per tutta l’area metropolitana – afferma il sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi – Nel giro di qualche anno avremo un cambiamento profondo delle modalità di spostamento da e per Sesto, collegando la nostra città con un’area come quella di Novoli ricca di funzioni, a partire dall’università. Ringrazio la Regione che ha dato in questo mandato un impulso importante permettendoci di passare da uno studio di fattibilità al progetto definitivo. La tempistica è sfidante, ma assolutamente fattibile. Il lavoro di progettazione, ovviamente, continua in parallelo per il secondo lotto che comporterà anche la riorganizzazione delle piazze del centro attraverso un ambizioso progetto finanziato con fondi europei sul quale stiamo lavorando da tempo. Con il completamento della stazione Foster, la liberazione di binari in superficie e il potenziamento del servizio arriveremo ad avere un sistema di mobilità che tra tram, treno e infrastrutture ciclabili permetterà di rivoluzionare gli spostamenti, riducendo i flussi di traffico privato”.
“Come per le altre linee di tramvia il Comune di Firenze gestirà la realizzazione di quest’opera – dice l’assessore alla Mobilità del Comune di Firenze Andrea Giorgio – siamo orgogliosi di questo anche perché la tramvia è il vero elemento che costruisce la città metropolitana. Non possiamo immaginare una città metropolitana vera e connessa tra i vari comuni se non attraverso una mobilità adeguata che sia efficiente, puntuale e conveniente. Abbiamo adesso un ulteriore tassello da costruire, ovvero la tramvia per Sesto Fiorentino, una linea molto importante perché servirà l’Università, il Comune, una serie di poli strategici, le scuole, e sarà un elemento che andrà a sommarsi ad un progetto di infrastruttura che sta sviluppando uno alla volta i collegamenti con tutti i comuni limitrofi; questi collegamenti, assieme al passante per l’Alta Velocità e la Stazione Foster, definiranno un nuovo sistema di mobilità che consenta alla città di avere area più pulita e meno traffico, e a tutte le persone che vivono Firenze e i comuni dell’hinterland di fare una vita con una qualità migliore e di risparmiare ogni giorno tempo e denaro. Ci tengo a ringraziare la Direzione Tramvia e tutti coloro che stanno lavorando da anni sulla realizzazione di questa infrastruttura”.