Toscana Aeroporti: “Non si usi lo stadio per ostacolare la nuova pista…”

FIRENZE – Si arricchisce di un altro capitolo la vicenda “stadio-aeroporto”. Dopo le parole, infatti, del sindaco di Campi, Emiliano Fossi, successive a quelle del vice-presidente esecutivo di Toscana Aeroporti, Roberto Naldi, è arrivata una nota ufficiale della stessa Toscana Aeroporti: “In merito alle dichiarazioni del sindaco di Campi Bisenzio relative alla possibile realizzazione dello stadio […]

FIRENZE – Si arricchisce di un altro capitolo la vicenda “stadio-aeroporto”. Dopo le parole, infatti, del sindaco di Campi, Emiliano Fossi, successive a quelle del vice-presidente esecutivo di Toscana Aeroporti, Roberto Naldi, è arrivata una nota ufficiale della stessa Toscana Aeroporti: “In merito alle dichiarazioni del sindaco di Campi Bisenzio relative alla possibile realizzazione dello stadio di Firenze, – si legge nel comunicato – Toscana Aeroporti, contrariamente a quanto dichiara il sindaco, non ha diramato fino a oggi alcun comunicato ufficiale, non volendo entrare in querelle politiche che non le competono”.”Occorre però, – continua il comunicato – esprimere la propria posizione in risposta al sindaco Fossi. Per quanto riguarda gli eventuali “vincoli”, la domanda va posta a Enac ed Enav ma ricordiamo che una cosa sono i vincoli sulle aree di rispetto, altra sono quelli sugli edifici e sulle funzionalità degli stessi sulle rotte di avvicinamento. In ogni caso, da fermi supporter della Fiorentina e della sua necessità di dotarsi di uno stadio efficiente, ribadiamo che qualunque istituzione o società che volesse utilizzare in modo pretestuoso lo stadio della Fiorentina per ostacolare il processo autorizzativo della nuova pista, concluso e solamente sub iudice amministrativo, troverà Toscana Aeroporti pronta a ricorrere in ogni sede per la tutela dei propri legittimi interessi. Peraltro, tali interessi coincidono in questo caso con quelli dello Stato, essendo l’infrastruttura aeroportuale una infrastruttura pubblica e pianificata dagli organismi nazionali”.