Toccafondi (IV) “Il Pd impari da Sesto: se insegue la sinistra sparisce politicamente”

SESTO FIORENTINO – “Leggo di una colazione tra Pd e Sinistra Italiana per Firenze. Mi ricorda quella di due anni fa a Sesto Fiorentino, allora il Pd sconfessò se stesso e rinnegò la nuova pista di Peretola. A Firenze mi aspetto l’esatto contrario ovvero che la sinistra rivendichi il nuovo progetto. Altrimenti che alleanza sarebbe? […]

SESTO FIORENTINO – “Leggo di una colazione tra Pd e Sinistra Italiana per Firenze. Mi ricorda quella di due anni fa a Sesto Fiorentino, allora il Pd sconfessò se stesso e rinnegò la nuova pista di Peretola. A Firenze mi aspetto l’esatto contrario ovvero che la sinistra rivendichi il nuovo progetto. Altrimenti che alleanza sarebbe? Ma dall’esperienza di Sesto dico anche che il Pd che insegue la sinistra finisce per essere comprimario. Occupa poltrone ma non decide niente. Siede in maggioranza ma non fa una battaglia che sia una”. E’ quanto afferma in una nota il capo gruppo di Italia Viva Gabriele Toccafondi. 

“E così dopo due anni di consiglio comunale noi possiamo fare un bilancio dell’attività fatta, il Pd o il centrodestra non penso. – prosegue Toccafondi – La destra propone atti fotocopia prodotti dai partiti regionali, il Pd sceglie il silenzio e la rassegnazione. Noi ci siamo occupati dei temi di attualità, delle delibere, delle sollecitazioni che arrivano dalla cittadinanza, di sicuro non ci siamo nascosti o ecclissati dopo la campagna elettorale. Incontri, dialoghi, confronti con associazioni, gruppi di cittadini, comitati o singoli ma anche delibere, commissioni, atti consiliari”.

E ancora: “In tutte le iniziative abbiamo ribadito quelli che sono i nostri punti politici. Partendo dalla necessità di sviluppo, creazione di occasioni di crescita, iniziando dalle infrastrutture: Sesto che dice Si, per noi non è mai stato solo uno slogan ma un percorso da seguire. Se si vuole essere realmente riformisti, bisogna creare occasioni, prendere posizioni, farsi sentire e non semplicemente occupare poltrone. Dall’aeroporto all’ tranvia, dalle stazioni ferroviarie alle officine dell’ Osmannoro. La Tari, gli aumenti, l’assenza di impianti per il riciclo. Il nuovo commissariato e il museo Ginori, la ex Caserma Donati e la nuova scuola Agnoletti. Abbiamo sempre cercato di distinguerci come opposizione responsabile e dialogante. Senza sconti, ma anche senza sotterfugi o accordi segreti, si può essere opposizione ma si può, su alcuni temi che riguardano il bene di Sesto e dei sestesi, essere opposizione responsabile. Abbiamo sempre difeso l’azione del Governo Draghi, il lavoro del Presidente Giani e di quello della città metropolitana, e lo abbiamo fatto spesso da soli. Unica consolazione: quest’anno per Natale niente albero a gettoni ma una bella stella cometa che indica la nascita di Gesù bambino. Ma forse il comune non c’entra niente”.