Tenta di rubare in casa di un poliziotto: denunciato un minorenne

CAMPI BISENZIO – Sedici anni, ancora da compiere, eppure avrebbe tentato (con ogni probabilità con un complice al momento rimasto ignoto) un colpo in un appartamento a Campi Bisenzio dove abita proprio un poliziotto. Il giovane è stato subito fermato e identificato. L’agente aveva da poco finito il proprio turno di lavoro quando, intorno a […]

CAMPI BISENZIO – Sedici anni, ancora da compiere, eppure avrebbe tentato (con ogni probabilità con un complice al momento rimasto ignoto) un colpo in un appartamento a Campi Bisenzio dove abita proprio un poliziotto. Il giovane è stato subito fermato e identificato. L’agente aveva da poco finito il proprio turno di lavoro quando, intorno a mezzanotte, avrebbe ricevuto una chiamata da parte della moglie, in quel momento, da sola dentro casa. Era infatti appena scattato l’allarme perimetrale dell’edificio e le telecamere di videosorveglianza segnalavano, sulla relativa App del suo Smartphone, la presenza di due malintenzionati all’esterno. La donna si è messa a urlare, barricandosi all’interno della propria abitazione e avvisando naturalmente del fatto anche il 112 Nue. Una pattuglia del Commissariato di Rifredi/Peretola, è andata subito in soccorso della stessa che nel frattempo, tranquillizzata e seguendo anche i consigli a distanza del marito, aveva in qualche modo messo in fuga con le sue grida i due sconosciuti, arrivati fino alla porta finestra della cucina.

Uno sarebbe riuscito a far perdere le proprie tracce, mentre l’altro, la cui fisionomia corrisponderebbe (dai primi riscontri) a una delle due persone immortalate nelle immagini della videosorveglianza della palazzina, sarebbe stato rintracciato in mezzo di strada dalla Polizia di Stato. Si tratterebbe di un minore di origini straniere: in una delle sue tasche i poliziotti hanno trovato anche un cacciavite lungo 20 centimetri. Il ragazzo è stato sottoposto a fermo per identificazione e denunciato per tentato furto in appartamento in concorso oltre che, naturalmente, per il possesso ingiustificato del cacciavite.