Tempo “sospeso” e la scuola di teatro va sul web

CAMPI BISENZIO – Anche il teatro in questo tempo sospeso, si è trasformato. Obbligato ad uscire dai teatri ha cercato un nuovo palcoscenico più tecnologico, ma necessario. E’ cambiato il teatro e anche la scuola di teatro. “All’improvviso tutto si è fermato. Saltate le prove con la compagnia con cui stavamo rimettendo in scena alcuni […]

CAMPI BISENZIO – Anche il teatro in questo tempo sospeso, si è trasformato. Obbligato ad uscire dai teatri ha cercato un nuovo palcoscenico più tecnologico, ma necessario. E’ cambiato il teatro e anche la scuola di teatro. “All’improvviso tutto si è fermato. Saltate le prove con la compagnia con cui stavamo rimettendo in scena alcuni dei nostri spettacoli; saltate le repliche nei teatri; saltati i laboratori nelle scuole e le letture nelle biblioteche. Infine è toccato alla scuola di teatro: venerdì 6 marzo sospendiamo ufficialmente le lezioni”. Con queste parole Manola Nifosì e Sergio Aguirre della Scuola teatrodante Carlo Monni raccontano come da un momento all’altro l’emergenza sanitaria abbia cambiato il loro lavoro. “Sono state giornate frenetiche e ansiogene, nel tentativo di stabilire ciò che potevamo salvare, e come, e cosa invece avremmo perso – racconta Nifosì – Dopo la prima settimana di smarrimento generale, abbiamo deciso di “riaprire” la scuola di teatro…certo non potevamo incontrarci con i gruppi nei locali del teatro, dove solitamente facciamo lezione. Così abbiamo creato delle stanze virtuali, una per ciascuna delle classi, e lì abbiamo ripreso ad incontrare gli allievi e ad inventare un modo di fare lezione on line. Ho pensato di iniziare provocando tutti con un gioco. Si trattava di rispondere, con un piccolo video, alla domanda: Cosa mi manca del teatro? Hanno fatto cose bellissime”.

Con l’aiuto della tecnologia vengono create piccole storie per i bambini più piccoli che poi possono essere visionate anche dai genitori e non solo. “Sergio – racconta Nifosì – ai ragazzi del primo livello, ha proposto piccoli giochi creativi e delle video improvvisazioni. Con le altre classi riusciamo a fare letture del testo, esercizi teatrali, abbiamo procurato loro piccoli monologhi su cui lavorare: loro poi si registrano e insieme al gruppo commentiamo queste piccole produzioni. Mantenere l’appuntamento settimanale ci ha permesso di non fare naufragare i progetti, ma anche di modificarli, discutendone insieme e provando a immaginare una ripresa”. Altre proposte riguardano invece la compagnia teatrale. “Con la compagnia – prosegue Nifosì – leggiamo e registriamo storie per chiunque ce lo chieda: curiamo progetti con le biblioteche, per promuovere la lettura, producendo video clips, piccoli assaggi dei libri che proponiamo. Quello che ci fa bene è sentirci insieme e condividere, attraverso i giochi creativi, le riflessioni, i progetti, le nostre video improvvisazioni, il nostro essere creativi, un modo per evadere, almeno per un attimo, la sequenza di brutte notizie che si susseguono in questi giorni. Non sappiamo quando ci ritroveremo uniti e non più distanti, ma quando succederà saremo pronti”.

Ed infine un omaggio a Luis Sepulveda, lo scrittore cileno scomparso recentemente. “Abbiamo chiesto agli allievi della scuola, 60 persone coinvolte – dice Nifosì – di scegliere un piccolo passo da un testo di Sepùlveda e di registrare un video mentre lo leggono: ne abbiamo fatto un montaggio che verrà pubblicato sulla pagina Facebook del teatro come nostro omaggio ad un artista che amiamo”.