CAMPI BISENZIO – Il libro “Il capitale – un libro che ancora non abbiamo letto” curato da Lorenzo Donati che racconta il licenziamento improvviso di 422 operai, nel 2021, dallo stabilimento di Campi Bisenzio della Gkn, lo spettacolo di Kepler 452 ispirato al libro e i colpi di scena ricchi di tensione e suspance de “Il giocattolaio” di Gardner McKay una produzione Stefano Francioni Produzioni, e con Francesca Chillemi e Kabir Tavani con la regia di Enrico Zacchero: saranno loro i protagonisti delle iniziative della prima settimana di aprile del Teatrodante Carlo Monni.
Appuntamento giovedì 4 aprile alle 19 – come anteprima del Festival di letteratura “Working class”, con la presentazione del testo che, attraverso testimonianze (tra cui il curatore del Kunstenfestivaldesarts Daniel Blanga Gubbay, lo studioso di teatro Gerardo Guccini e il docente Giovanni Zanotti) e materiali di lavoro racconta che cosa succede dopo l’occupazione dei locali della fabbrica. Dopo la presentazione, che vedrà la partecipazione del curatore del volume insieme a Enrico Baraldi e Nicola Borghesi, autori dello spettacolo di Kepler 452 basato sul libro, Federica Petti, vice-sindaco di Campi Bisenzio e assessore alla cultura e Sandra Gesualdi, direttrice del Teatrodante Carlo Monni, alle 21 andrà in scena lo spettacolo prodotto da Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale e frutto di un lungo lavoro di studio e di relazione tra la compagnia e il Collettivo di fabbrica Gkn.
Sabato 6 aprile alle 21 in programma per la stagione di prosa “Il giocattolaio”: protagonista è un serial killer che prende di mira le donne rendendole bambole viventi attraverso la lobotomia. Una giovane psicologa criminale di nome Maude sta indagando su queste orribili aggressioni quando un motociclista si presenta alla sua porta chiedendole di usare il telefono: tra i due si sviluppa un rapporto molto ambiguo, nel quale i ruoli si confondono, fino a rendere il carnefice vittima e viceversa. Uno spettacolo che ci costringe a riflettere sul terribile potere del carisma e sulla nostra capacità di credere a qualunque verità purché ci faccia comodo. Nel pomeriggio, alle ore 18, è previsto inoltre un incontro di approfondimento dal titolo “Riflessioni intorno – Il giocattolaio, un dialogo sui temi della prevenzione e sensibilizzazione contro la violenza di genere”. L’incontro è a cura di Farexbene, associazione partner della produzione dello spettacolo. Saranno presenti per un saluto i protagonisti dello spettacolo.
La trama narra la storia di un serial killer, soprannominato “Il Giocattolaio”, che prende di mira le donne, pur decidendo di non ucciderle. Egli le seduce e le lobotomizza con molta destrezza, abbandonandole a un destino atroce: le rende bambole viventi, immobilizzate su una sedia a rotelle e disponibili ad ogni suo desiderio. Proprio sul caso di queste terribili aggressioni sta indagando Maude, una giovane psicologa criminale, da poco trasferitasi in un cottage isolato alla periferia di Los Angeles. Una notte un motociclista bussa alla sua porta per chiedere di poter usare il telefono. Dopo un primo momento di reticenza, Maude decide di assecondarlo: il ragazzo apparentemente appare innocuo, ma ben presto Maude sarà costretta a rendersi conto di aver fatto un grave errore a far entrare in casa lo sconosciuto. Che sia proprio lui il terribile Giocattolaio? Tra i due si sviluppa un rapporto molto ambiguo, nel quale i ruoli si confondono, fino a rendere il carnefice vittima e viceversa. Un thriller psicologico claustrofobico ricco di tensione e suspance in cui si susseguono colpi di scena a ritmo serrato che costringono lo spettatore a seguire tutta la vicenda col fiato sospeso. Un testo in grado di indagare la capacità umana di manipolare il prossimo e la straordinaria attitudine delle persone a mentire nonché l’inclinazione dell’essere umano a torcersi psicologicamente quando è mosso da forti emozioni soprattutto se si tratta di quelle più inconfessabili. Uno spettacolo che ci costringe a riflettere sul terribile potere del carisma e sulla nostra capacità di credere a qualunque verità purché ci faccia comodo; sulla capacità di perdonare immediatamente e sul bisogno di andare avanti; sul compromesso e sul nostro desiderio di andare a letto col nostro carnefice; sulla nostra bassezza morale, sulla perdita dell’istinto e di ciò in cui credevamo più profondamente; sulla nostra capacità di assorbire l’orrore pensando che un crimine sia tale solo se succede a noi; sugli orribili crimini che noi stessi commettiamo e che sono tali non perché succedano, ma perché li conosciamo e giriamo pagina. Info: 055 8940864 – WhatsApp e Telegram 3463038170 – biglietteria@teatrodante.it – www.teatrodante.it