SESTO FIORENTINO – Riparte da Londra la trentunesima edizione di Intercity al Teatro della Limonaia. Il festival sestese aperto alla drammaturgia contemporanea, sarà diverso da quello degli altri anni, come ha affermato il direttore del teatro di via Gramsci, Dimitri Milopulos presentando la rassegna che “entra nel quarto decennio”.
“E’ un festival diverso dagli altri – ha detto Milopulos – non nasce, come è sempre stato dall’andare nei diversi Paesi a conoscere la loro drammaturgia, ma si basa su una persona, Sarah Kane, che ha sconvolto le nostre vite e se ne è andata”.
Sarah Kane era una scrittrice e drammaturga britannica morta suicida a 28 anni nel 1999. “Era il 1995 – racconta Milopulos – eravamo assetati di testi nuovi e siamo partiti per Islanda. Abbiamo trovato un Paese strano, ma non stimolante dal punto di vista teatrale. E quindi, si decise di non farne di nulla: non portarlo alla Limonaia. Però, così come le cose accadono per caso, avevo convinto Barbara (Nativi, n.d.r.) a fermarci a Londra. E dopo aver preso i primi contatti abbimo deciso di portare qui quella drammaturgia: erano gli anni Novanta e c’erano gli arrabbiati del ‘dopo Thatcher’. Eravamo nel momento giusto e tra questi drammaturghi c’era Sarah Kane”.
Arrivò così il testo allora molto discusso di Sarah Kane “Blasted”, un testo “dannato” che raccontava la guerra con un linguaggio esplicito e devastante.
“Blasted” fu cestinato dai nostri lettori – racconta Milopulos – e abbiamo aspetato un anno prima di metterlo in scena. Sarah Kane è stata un personaggio scomodo”. Lo spettacolo arrivò al Teatro della Limonaia al Festival Intercity London nel 1996 con la traduzione di Barbara Nativi. Oggi, ricorda Milopulos di Sarah Kane alla Limonaia ci sono poche immagini e nessun video. “Ma oggi – racconta – ho trovato un’intervista realizzata alla Pergola che presto sarà digitalizzata”.
“E’ stato con grande piacere che abbiamo visto questo nuovo impegno del Teatro della Limonaia – ha detto l’assessore Donatella Golini – che colpisce per livello e qualità. Quest’anno si è fatto un grande salto in avanti, in un momento come quello attuale in cui vediamo una tendenza a stare concentrati sulle proprie paure. Quello che viene presentato segna una direzione opposta. La Londra multiculturale, ma che ha vissuto il dramma della Brexit”.
Il Festival Intercity London (3), ospiterà il 28, 29 e 30 settembre una nuova produzione di “Psicosi” testo di Sarah Kane e Dimitri Milopulos che vedrà in scena Valentina Banci, Teresa Fallai, Sonia Remorini e Marco Baraldi. Il 30 settembre alle 15.30 a Sarah Kane sarà dedicato un incontro internazionale al quale parteciperanno alcuni esperti di teatro. Nello spazio della Limonaia sarà ospitata una mostra fotografica con modellini e proiezioni dal titolo “20 anni dopo. Chi ha paura di Sarah Kane?”.
Il 6 e 7 ottobre alle 21 arriva “Lampedusa” di Anders Lustgarten e Giampiero Borgia con Donatella Finocchiaro e Fabio Troiano.
Il 13, 14, 19, 20 ottobre alle 22.30 “Angry” con Fabio Mascagni, Chiara Renzi e Nicola Pedroni, mentre il 12,13 e 14 ottobre alle 21 sarà la volta di “Wasted” di Kate Tempest. Il 18 ottobre alle 21 evento speciale: Intercity Connections 20 anni. Il progetto Connections, nato nel Regno Unito per coinvolgere la fascia d’età dei giovani alla conoscenza del teatro, ha visto fin da subito la partecipazione del Teatro della Limonaia. Quest’anno i tre istituti superiori saranno insieme per lo spettacolo “Extremism”.
il 20 e 21 ottobre alle 21 “See Primark and Die” di e con Claire Dowie. Per le letture e le mise en espace il 27 ottobre alle 21 The One seguito da Costellazioni.
Il 28 ottobre alle 17 ci sarà un incontro sulla Londra degli anni Novanta a cura di Bruno Casini dal titolo “Londra 1968-2018: 50 anni di moda, musica e costrume che hanno travolto il mondo intero”.