SESTO FIORENTINO – La Tari si abbassa per le imprese. Lo ha deciso il Comune di Sesto Fiorentino per il 2024. La diminuzione della Tari interesserà alcune categorie: estetisti e parrucchieri (-2,14%), falegnamerie (-2,25%), carrozzerie, autofficine e elettrauto (-2,56%), attività industriali di produzione (-2,67%), attività artigianali di produzione (-2,68%), ristoranti e trattorie (-3,02%) e bar (-2,20%). “Sebbene in termini assoluti il risparmio non sia di quelli in grado di incidere sulla gestione economica di un’impresa (sia va dai -11 euro per un salone di bellezza di 80 mq ai -95 euro per un ristorante di 110 mq),- si legge in una nota di Cna, l’associazione degli artigiani sottolinea l’importanza del principio adottato, che risponde alle richieste di attenzione avanzate da anni dal tessuto imprenditoriale. “D’altronde, in assenza di un piano rifiuti adeguato alle esigenze della regione, – prosegue Cna nella nota – difficilmente la tariffa avrebbe potuto essere ridotta di più. Basti pensare al caso di Firenze, che invece ha aumentato la Tari del 3,2% per il 2024 e del 5,5% per il 2025, con un rincaro nel biennio dell’8,7%, non trascurabile per nessuno.
“È doveroso encomiare l’iniziativa dell’amministrazione sestese – afferma Milco Maranci, presidente di Cna Piana Fiorentina – Invitiamo gli altri comuni della zona a seguirne l’esempio. In un’area interconnessa come la Piana, è essenziale adottare un approccio unitario per garantire parità di trattamento tra le imprese e favorire una crescita economica equa”. Cna ribadisce l’importanza di un piano dei rifiuti ben strutturato e praticabile, e invita i candidati sindaco a farne una priorità nella loro agenda politica.
“La transizione ecologica non può essere realizzata ignorando decisioni fondamentali come la gestione dei rifiuti – conclude Maranci – Il Piano dei Rifiuti dovrebbe trasformare i costi in opportunità, spingendo al massimo livello la raccolta differenziata e i processi di riciclo, ma anche prevedendo l’adozione di tecnologie innovative come la termovalorizzazione di ultima generazione che consentirebbe la riduzione della quota di rifiuti residui non avviati a ricicli con recupero di energia sotto forma di calore ed elettricità, in un quadro di sostenibilità ambientale che non preveda più in futuro il ricorso alle discariche”.