Stasera l’illuminazione dell’albero di Natale alla stazione

SIGNA – L’appuntamento è per questa sera alle 19 davanti alla stazione di Signa. A quell’ora, infatti, verrà illuminato, per il secondo anno consecutivo, l’albero di Natale attiguo a quelli che un tempo erano gli uffici dei ferrovieri e che oggi ospitano il museo di oggettistica ferroviaria ideato e voluto dall’associazione ferrovieri “Galileo Nesti” onlus […]

SIGNA – L’appuntamento è per questa sera alle 19 davanti alla stazione di Signa. A quell’ora, infatti, verrà illuminato, per il secondo anno consecutivo, l’albero di Natale attiguo a quelli che un tempo erano gli uffici dei ferrovieri e che oggi ospitano il museo di oggettistica ferroviaria ideato e voluto dall’associazione ferrovieri “Galileo Nesti” onlus Signa. Un appuntamento che rientra nel programma del “Natale a Signa 2013” organizzato in collaborazione con l’amministrazione comunale (saranno presenti il sindaco Alberto Cristianini e gli assessori Giampiero Fossi e Marinella Fossi) e la Pro loco. Un appuntamento che arriva a una settimana esatta dalla presentazione del libro “Ferrovieri in tuta blu”, scritto dal professor Marco Da Vela, storico del lavoro e dell’organizzazione del lavoro, come lui stesso si è definito. Un volume che ha come principale obiettivo proprio quello di “resistere alla perdita della memoria” e che il museo ha ospitato davanti a una folta presenza di pubblico. Un volume che è anche il simbolo della storia di Firenze e delle sue trasformazioni: stiamo parlando dell’Officina grandi riparazioni delle Ferrovie dello Stato, che nel 2009, dopo una battaglia politico-sindacale durata decenni, è stata spostata nel nuovo polo dell’Osmannoro dopo 51 anni nella gloriosa sede di Porta al Prato. “Ferrovieri in tuta blu. Immagini e testimonianze 1958-2009” (Libreria Alfani Editrice, questo il titolo esatto) racconta infatti l’officina attraverso le testimonianze degli operai, quei “ferrovieri in tuta blu” appunto, molto meno visibili del personale viaggiante, ma così importanti per l’azienda. Non a caso, il libro del professor Da Vela (già autore di “Ferrovieri in tuta blu. Documenti, memorie, testimonianze, immagini dell’Officina Fs di Porta al Prato 1905-1958, Roma, Editori Riuniti, 1990”), è stato voluto dal comitato “Storia e memoria dell’Officina GR di Firenze Porta al Prato” e racconta gli anni Cinquanta, con la chiusura della sezione locomotive, ripercorre gli anni Sessanta e Settanta fra miracolo economico e anni di piombo, ricostruisce la delicata vertenza amianto e il successivo rischio di chiusura, che svanì quando l’Officina vinse la scommessa del “revamping”, particolare settore di riallestimento delle vecchie carrozze. E, ancora, lo straordinario impegno degli operai nella solidarietà, dall’Irpinia al Mozambico, e la figura di don Renzo Forconi, cappellano delle Ferrovie. Fra immagini, narrazione e racconti diretti dei protagonisti (tutti indicati senza nome, ma con la loro mansione per non perdere la coralità del racconto), il volume va avanti fino al trasferimento dell’Officina da Porta al Prato al nuovo stabilimento dell’Osmannoro, a Sesto Fiorentino, dove ha oggi sede l’Officina Manutenzione Ciciclica. “Il libro – ha spiegato l’autore – è stato voluto e promosso da un gruppo di “vecchi” operai ma è stato subito condiviso anche da quelli delle nuove generazioni”. E questa sera arriva l’illuminazione dell’albero di Natale, nel solco della tradizione e come ulteriore testimonianza del “filo” che lega il presente e il passato di uomini che hanno contribuito a scrivere la storia delle Ferrovie dello Stato.