Sprar e polemiche, Gandola (FI): “88 persone sono senza fissa dimora…”

CAMPI BISENZIO – Non mancano gli strascichi in seguito al consiglio comunale di ieri pomeriggio sullo Sprar attivato al Gorinello. Se la maggioranza, soprattutto sui social, ha voluto ribadire il “volto accogliente della comunità di Campi Bisenzio”, Paolo Gandola, capo gruppo di Forza Italia esprime tutte le perplessità del gruppo che rappresenta ed entra nel […]

CAMPI BISENZIO – Non mancano gli strascichi in seguito al consiglio comunale di ieri pomeriggio sullo Sprar attivato al Gorinello. Se la maggioranza, soprattutto sui social, ha voluto ribadire il “volto accogliente della comunità di Campi Bisenzio”, Paolo Gandola, capo gruppo di Forza Italia esprime tutte le perplessità del gruppo che rappresenta ed entra nel merito della questione. “Sono pienamente soddisfatto dell’occasione di confronto che si è sviluppata grazie alla nostra richiesta, sottoscritta dai colleghi di opposizione, – dice Gandola – di convocare un consiglio comunale straordinario su un tema, quello dello Sprar attivato al Gorinello, su cui il sindaco non intendeva metterci la faccia. Noi di Forza Italia siamo e continueremo a essere contrari a questo sistema di accoglienza fino a quando a Campi l’emergenza abitativa e sociale presente in città sarà così forte”. “Davanti a un bando calato dall’alto, – aggiunge Gandola – che prevede vitto, alloggio e un’imminente prospettiva di benessere per gli accolti, i veri discriminati sono i campigiani che vedono i propri diritti calpestati da chi osanna politiche europee del tutto inique. A Campi Bisenzio esistono tante storie di disagio e di povertà. Non è accettabile assistere inermi a una politica fatta di accoglienza a tutti i costi, allorquando sui nostri territori esistono situazioni di disagio sociale e umano del tutto irrisolti, o addirittura dimenticati”. Passando ai numeri, “a Campi abbiamo 590 immobili gestiti da Casa Spa tra case popolari, alloggi parcheggio e Comune garante. Di queste 37 immobili sono sfitti. Si tratta di un numero vergognoso ed eccessivo. Oltre il 6% del patrimonio immobiliare è vuoto quando abbiamo liste di attesa impressionanti di famiglie in attesa di ricevere un immobile. E quante sono invece le persone che hanno chiesto ed ottenuto la residenza presso la casa comunale? Sono addirittura 88. Nel 2013 quando questa giunta è entrata in carica i cittadini residenti presso la casa comunale erano 56, un numero già alto che si è grandemente aggravato negli anni successivi. Nel 2014 i senza fissa dimora sono arrivati a 64, nel 2015 a 77, nel 2016 a 92, nel 2017 a 84 e oggi nel 2018 sono 88”. “Non solo, – continua Gandola – in via Palagetta una famiglia composta da due persone e un cane dormono in camper da 15 giorni. Per questo stridono fortemente i milioni di euro messi in campo per l’accoglienza profughi, mediatori, facilitatori, etno-psicologi, personale per la ricerca del lavoro. Tutto ciò contribuisce a rompere il patto sociale che ci lega ai nostri cittadini. Il problema dell’accoglienza va affrontato tenendo conto delle condizioni in cui ci troviamo. Sicuramente chi ha diritto a stare qui è benvenuto, ma non è certo possibile pensare di fare accoglienza a tutti i costi, stante la situazione sociale esistente. Fino a oggi la sinistra si è adoperata in Italia per mantenere vivo un sistema, quello degli Sprar, esclusivamente per foraggiare strutture, cooperative e soggetti che hanno attinto a piene mani da questo tipo di accoglienza. Se gli amministratori campigiani vorranno portare avanti queste politiche di accoglienza mettano sul piatto le stesse risorse a disposizione di politiche attive specifiche per chi vive storicamente il territorio da cittadino e oggi si trova in condizioni di disagio economico e sociale. Visto che tutto ciò è utopia è venuto il momento di fermarsi”.