Somigli (Lega Nord): “Abbiamo fermato la controriforma”

SESTO FIORENTINO – “E’ passato l’appuntamento referendario. Si possono trarre alcune conclusioni. Innanzitutto grazie accozzaglia, grazie popolo, non solo per il voto ma per la partecipazione, per essersi appassionati e per aver lottato. Come giusto agli sconfitti l’onore delle armi”. Parole, queste, di Lorenzo Somigli, portavoce del No per la Lega Nord, che aggiunge: “Abbiamo […]

SESTO FIORENTINO – “E’ passato l’appuntamento referendario. Si possono trarre alcune conclusioni. Innanzitutto grazie accozzaglia, grazie popolo, non solo per il voto ma per la partecipazione, per essersi appassionati e per aver lottato. Come giusto agli sconfitti l’onore delle armi”. Parole, queste, di Lorenzo Somigli, portavoce del No per la Lega Nord, che aggiunge: “Abbiamo fermato la controriforma e ne abbiamo fatto dimettere l’artefice. E’ una grande vittoria. Cade un presidente non all’altezza del ruolo che ricopriva. Usciamo finalmente dallo stato di eccezione permanente in cui versiamo da troppo tempo. Evitiamo però di infierire: non siamo la sinistra che sputa sul cadavere; evitiamo gli sfregi e i lanci di monetine”. E ancora: “Mi conforta che il centro-destra si sia ricompattato sul no; c’è chi si è schierato prima e chi ha indugiato troppo. Poco importa: il risultato non è importante, è tutto. Molti potenziali elettori del centro-destra però si sono fatti abbindolare, bontà loro, dalle promesse di semplificazione. Su questi dobbiamo lavorare, filtrando ovviamente i voltagabbana d’occasione. Si può registrare inoltre, su base nazionale, che il sì ha vinto, a eccezione del Trentino, nelle roccaforti storiche quali Toscana ed Emilia; segno che, dove il Pd era nettamente in vantaggio ha retto, mentre dove ha dovuto combattere ad armi pari ha perso. Sono soprattutto i giovani a dare segnali su cui poter lavorare: il premier più giovane, promotore del cambiamento a ogni costo, non ha convinto proprio coloro che sono il cambiamento”. “Grazie a coloro che mi hanno affidato questo incarico prestigioso – conclude Somigli – adesso ricominciano le nostre battaglie per l’identità, le comunità locali, le periferie, per l’autonomia la libertà e la sovranità; adesso ricominciamo a parlare di federalismo e presidenzialismo”.