SIGNA – E’ una tradizione che si rinnova ogni anno. E che ogni anno si arricchisce di particolari e curiosità sconosciute agli stessi signesi. Presentato a Villa Alberti il calendario 2024 del Comune di Signa, realizzato in collaborazione con l’Associazione Scambi Internazionali e che racchiude le immagini scattate (a titolo puramente gratuito) da Francesco Catolfi. Una vera e propria pubblicazione, come hanno sottolineato il sindaco Giampiero Fossi, il presidente di Asi, Maurizio Catolfi, ed Elisabetta Cavalieri, in rappresentanza della casa editrice Masso delle Fate.
Una tradizione iniziata nel lontano 1996 con le fotografie in bianco e nero del compianto Gianfranco Giovagnoli e che, anno dopo anno, non si è mai interrotta. Fino ai giorni nostri e alle parole che ne compongono il titolo e che richiamano la celebre filastrocca della scrittrice e poetessa, Elda Bossi, “Casa mia”: “Signa mia per piccina che tu sia tu mi sembri una badia”. Da San Mauro ai Renai, passando a Villa Castelletti, fino al mese di novembre con uno “scatto” che immortala l’impianto idrovoro di Castelletti nel pieno delle sue funzioni proprio a ricordare quello che è successo poco più di un mese fa. “Una fotografia che ho voluto io, – ha detto il sindaco Fossi – l’unica, a testimoniare il grande lavoro che è stato fatto in questi anni per la difesa del suolo dal rischio idraulico”. “Perché ho scelto Elda Bossi? – ha aggiunto Catolfi – Perché fa riferimento alla sensazione di calore e di appartenenza data dalla propria casa. Credo che questo sentimento si possa trasporre anche sulla città in cui si abita, amando Signa per i suoi pregi, i suoi lati meno conosciuti e anche per i suoi difetti. E’ una pubblicazione che rappresenta lo spirito di appartenenza a una città, un sentimento identitario che abbraccia la gran parte dei signesi”. “Ringrazio il sindaco Fossi e Maurizio Catolfi – queste le parole di Elisabetta Cavalieri – perché ancora una volta hanno pensato a noi per la pubblicazione del calendario. La nostra azienda lavora da sempre sul territorio ed è motivo di orgoglio poter contribuire con un lavoro che tutti gli anni propone sempre qualcosa di nuovo e che non “stanca” mai”.
