Signa e Maromme, un gemellaggio lungo trent’anni

SIGNA – A trent’anni dai primi rapporti di scambio con la cittadina di Maromme, il Comune di Signa ha partecipato a un importante meeting fra comuni europei che si è svolto proprio a Maromme in occasione del cinquantesimo anniversario del gemellaggio franco-tedesco con la città di Norderstedt. La delegazione signese, composta dall’assessore alla cultura Giampiero […]

SIGNA – A trent’anni dai primi rapporti di scambio con la cittadina di Maromme, il Comune di Signa ha partecipato a un importante meeting fra comuni europei che si è svolto proprio a Maromme in occasione del cinquantesimo anniversario del gemellaggio franco-tedesco con la città di Norderstedt. La delegazione signese, composta dall’assessore alla cultura Giampiero Fossi e dal consigliere comunale Giampaolo Lucarini, partecipando a quella che è stata una vera festa di popolo, hanno avuto modo di sottolineare “l’importanza della collaborazione fra i diversi stati europei e dell’unione, non solo economica e finanziaria, fra le comunità dei vari paesi”.
“La nuova Europa – hanno aggiunto – non può essere costruita partendo dai vertici degli stati: importante è la creazione di una vasta rete di Comuni capaci di offrire occasioni di conoscenza e di amicizia intorno a quei valori comuni di pace, democrazia e libertà”. I primi gemellaggi nacquero in Europa fra gli Anni Cinquanta e Sessanta soprattutto grazie alla volontà di paesi da sempre nemici come Francia e Germania. Signa ha siglato il suo primo gemellaggio nel 1989 proprio con Maromme mentre era sindaco Mario Zanobini: in precedenza c’erano stati, a partire dal 1984, incontri fra le scuole e rapporti fra amministratori e associazioni. In un crescendo, che ha visto nascere a Signa l’Associazione Scambi Internazionali, oggi presieduta da Maurizio Catolfi, e l’intensificarsi di rapporti che durante l’anno si muovono su più appuntamenti, “possiamo dire – hanno detto – che il Comune di Signa sta interpretando in pieno lo spirito vero dei gemellaggi. Gemellaggi intesi non come scambi fra amministrazioni ma come incontri veri fra famiglie e associazioni nell’ottica primaria non di visite turistiche ma di rapporti e conoscenze fra persone”.