SIGNA – Il Comune di Signa “si piazza” al secondo posto in un bando regionale sulla sicurezza integrata e ottiene un finanziamento di 30.000 euro. E lunedì prossimo, 20 gennaio, alle 15, presso la sala Pegaso della Regione Toscana parteciperà come relatore a un incontro riservato ai Comuni vincitori del bando appunto sulla “sicurezza integrata”, con l’opportunità di esporre agli altri enti il progetto elaborato nei mesi scorsi e che è stato ritenuto uno dei migliori.
“Sono molto soddisfatto del risultato ottenuto – afferma l’assessore Gabriele Scalini, che ha seguito la stesura del bando voluto da sindaco Giampiero Fossi – era la prima volta che il Comune di Signa partecipava a un progetto di questo tipo e ciò dimostra che all’interno della nostra macchina comunale ci sono delle figure di straordinaria professionalità e che l’ufficio associato di progettazione europea con i Comuni di Sesto, Campi e Calenzano offre delle occasioni di finanziamento altrimenti impossibili per amministrazioni delle dimensioni di Signa”.
La filosofia del bando è quella di pensare la sicurezza urbana come un mix di interventi che, pur riconoscendo il ruolo indispensabile e primario che lo Stato esercita attraverso le forze dell’ordine, propongono politiche integrate di presidio sociale, commerciale, culturale e un’attività di vigilanza realizzata mediante la polizia locale, anche nella forma della polizia di prossimità.
Il progetto elaborato dal Comune di Signa riguarda specificamente il quartiere del Crocifisso: i vecchi piani urbanistici, infatti, avevano previsto l’attivazione di locali per l’apertura di servizi, che fino a pochi anni fa erano attivi nella zona come un bar, una gelateria, un negozio di alimentari, un centro estetico e un asilo nido, il tutto concentrato nella prossimità del giardino e nella zona centrale rispetto ai palazzi. A oggi tali esercizi commerciali sono tutti chiusi. “In seguito – continua l’assessore – il Comune ha dato il via all’edificazione di un posteggio fisso su area pubblica ed è stato costruito, al delimitare del giardino, un piccolo immobile che è stato aperto come punto ristoro. Purtroppo anche questo presidio risulta chiuso da circa un anno”. “Questa serie di chiusure – aggiunge – ha reso la zona sempre più simile a un quartiere dormitorio, teatro anche di frequenti atti di vandalismo che hanno portato molti residenti a chiedere un maggiore controllo che si è concretizzato, in collaborazione con l’amministrazione comunale, nella costituzione del cosiddetto Controllo di vicinato”.
Per rispondere a tali criticità il progetto vuole disegnare un percorso di formazione alla cittadinanza e alla rigenerazione urbana e sociale coinvolgendo i cittadini della zona del Crocifisso di Signa: intercettare i giovani che vivono in questa zona e inserirli in un percorso di pratica di “responsabilità sociale” per ipotizzare con loro – durante un percorso di attivazione – proposte culturali e sociali per vivere il proprio quartiere.
“Per realizzare questi obiettivi – conclude – ci si avvarrà dell’esperienza pluriennale dell’associazione di promozione sociale “Stazione 50013”, da anni impegnata nella rigenerazione sociale e culturale attraverso percorsi di attivazione per adulti e percorsi educativi, didattici e inclusivi per adolescenti. Accanto a questa realtà, il progetto punta a creare una rete di “rigenerazione sociale” con le società dilettantistiche sportive e culturali di Signa che a loro volta diventeranno soggetti “attivatori” nei percorsi formativi ed educativi”.