CAMPI BISENZIO – Rammarico e speranza: sono queste le sensazioni che meglio rappresentantano lo stato d’animo del gruppo consigliare Sì parco No aeroporto a pochi giorni dal consiglio comunale del 21 dicembre scorso. “Rammarico – spiegano – per il forfait delle istituzioni regionali insieme alle quali, con i rappresentanti del Consorzio di bonifica 3 Medio Valdarno, che ringraziamo per la presenza, avremmo potuto analizzare la catastrofe dell’alluvione che ha colpito Campi Bisenzio in modo più completo. Siamo annoverati quale anima ambientalista della coalizione di maggioranza che sostiene il sindaco Andrea Tagliaferri e in consiglio comunale ci facciamo carico di istanze trasversali, ma funzionali alla sostenibilità, nel senso più ampio del termine, ovvero senza “integralismi” e ponderando le scelte e le decisioni che riguardano la tutela della qualità della vita dei cittadini e l’ambiente che li circonda. Per queste ragioni facciamo nostro l’onere e il dovere di giungere a un quadro il più possibile esaustivo capace di definire quali siano stati gli elementi che abbiano provocato l’alluvione”.
“Riconosciamo l’eccezionalità dell’evento dal punto di vista climatico, – aggiungono i consiglieri – perché la quantita di pioggia caduta ci dice questo, ma ciò non può distogliere la nostra attenzione da tutti quegli aspetti che concorrono al governo del territorio nel suo complesso e, nello specifico, a quello della sicurezza idraulica della nostra città. Pertanto, nel corso del dibattito, la nostra attenzione si è concentrata sull’elenco degli interventi di manutenzione dei vari corsi d’acqua che di competenza del Consorzio di bonifica. E abbiamo apprezzato il prezioso contributo che l’ente, per voce del suo presidente Marco Bottino e del suo direttore Iacopo Manetti, ha fornito ai presenti, con dovizia di dettagli e dati oggettivi che abbiamo reputato molto esaustivi. Ma ci siamo spinti oltre e la risposta affermativa alla nostra domanda se il muro che ha funzione d’argine, quello crollato per intenderci, debba ritenersi opera idraulica, ci fa riflettere”.
Non solo perché “a tal proposito è stato inoltre chiarito che l’argine sinistro del Torrente Marina si qualifica come opera di “Categoria due” ovvero di competenza regionale. Argine su cui pare fosse previsto da tempo un intervento di manutenzione straordinaria, denominato “Lotto 4″, che però non è mai stato realizzato, perché non sarebbe mai stato finanziato”.
“A questo punto – concludono – la speranza è che il nuovo anno induca le istituzioni a una riflessione e a un’autentica presa di coscienza, con azioni mirate e inequivocabili e che siano in grado di ridare dignità alla popolazione di Campi Bisenzio che attualmente è disorientata. Noi terremo alta l’attenzione e approfittiamo dell’occasione per rivolgere un appello all’unità alle forze politiche di opposizione, affinché anche il legittimo impegno dei comitati presenti all’assemblea, che ringraziamo e ai quali siamo vicini, possa rappresentare per la nostra comunità un momento di coesione il cui obiettivo primario sia quello di contribuire a far rialzare Campi Bisenzio e vedere risarciti in tempi brevi i danni subiti dalla popolazione”.
Nella foto, come affermano i consiglieri della lista Sì parco No aeroporto, “un tratto del muro qualificabile come opera idraulica e che ha retto alla furia dell’acqua”