Sesto Fiorentino: processo annullato contro ex Ad della Ginori. Lacune nella documentazione del Pm. I Cobas protestano

SESTO FIORENTINO – I Cobas della Ginori parlano apertamente di “ingiustizia” riferendosi alla decisione assunta dal Tribunale di Firenze che, in pratica, ha inficiato un’inchiesta giudiziaria relativa ad un infortunio sul lavoro avvenuto all’interno della fabbrica sestese circa 5 anni fa. “Dopo le indagini svolte dalle autorità di vigilanza e la fase istruttoria – si […]

SESTO FIORENTINO – I Cobas della Ginori parlano apertamente di “ingiustizia” riferendosi alla decisione assunta dal Tribunale di Firenze che, in pratica, ha inficiato un’inchiesta giudiziaria relativa ad un infortunio sul lavoro avvenuto all’interno della fabbrica sestese circa 5 anni fa. “Dopo le indagini svolte dalle autorità di vigilanza e la fase istruttoria – si legge in una nota – era stato individuato come possibile responsabile dell’infortunio, in qualità di datore di lavoro,  l’allora amministratore delegato della nota industria di porcellane chiamato a rispondere di lesioni personali gravi”.
Ieri, 3 luglio, er aprevisto l’inizio del processo penale ma il giudice ha annullato il procedimento riconoscendo come le eccezioni della difesa che sosteneva le lacunosittà con cui il Pm avrebbe formulato il rinvio a giudizio. Il giudice ha disposto la restituzione degli atti alla Procura ma difficilmente sarà possibile riformulare il capo d’accusa e fare un nuovo processo prima della scadenza dei termini per la prescrizione.
“Per un errore del Pubblico Ministero – sostengono i Cobas – per un suo atteggiamento a dir poco sconcertante per superficialità e approssimazione non sarà probabilmente possibile individuare nessuna responsabilità penale e il lavoratore vedrà allungati i tempi  a fronte di un suo palese diritto”.
I Cobas manifestano piena solidarietà al lavoratore ed espimono “sconcerto di fronte  a questo episodio e si chiede, ben conoscendo quali siano le conseguenze per il lavoratore stesso, che conseguenze invece ricadranno sul Pubblico Ministero a fronte di responsabilità così evidenti e di un atteggiamento così palesemente in contrasto con le sue funzioni”.