SESTO FIORENTINO – Una telefonata salva la vita, diceva una volta uno spot televisivo, ma non sempre e soprattutto può diventare pericolosa se si è alla guida tanto più di un mezzo pubblico. E’ la signora Maria Quercioli che segnala all’Ataf con una lettera il comportamento di un autista del mezzo pubblico. “Sabato 5 gennaio, tra le 14 ,45 e le 15,10 sul bus2, direzione Sesto Fiorentino – racconta Quercioli – l’autista è un fenomeno: guida perfettamente il suo mezzo con la sola mano destra, mentre con la sinistra tiene incollato all’orecchio il telefonino. E non per pochi secondi! Almeno una decina di minuti”. La signora spiega che l’autista con una mano sul volante e una sul telefonino tiene testa a traffico, semafori, pedoni, prima di arrivare a piazza Dalmazia, quando, spiega la viaggiatrice, riprende l’uso delle due mani; e poi di nuovo, un po’ prima del cimitero di Sesto, fino ad affrontare la rotonda del Pegaso e oltre. “Il fatto che un autista di bus si conceda il lusso di intrattenersi al telefonino sotto gli occhi di sicuri testimoni – scrive Quercioli – fa sorgere il dubbio che da parte della Società (Ataf, ndr) ci sia una certa tolleranza nei confronti di queste infrazioni”. Il caso non sembra isolato. Anche ieri, 7 gennaio, racconta la signora, alle 15 e 40, dal marciapiede di viale Machiavelli a Sesto Fiorentino vedo al volante di un bus numero 2, in direzione Stazione di Firenze, un altro acrobata della guida: l’autista, mentre sorpassa un camion fermo del Quadrifoglio, incrocia un paio di macchine in senso contrario e si prepara ad affrontare la curva ad angolo retto, digita meticolosamente i numeri del suo cellulare. Sarà che all’Ataf c’è una gara, conclude Maria Quercioli, a chi lo “fa più strano”?
Sesto Fiorentino: “L’autista guida mentre telefona con il cellulare” una passeggera scrive all’Ataf
SESTO FIORENTINO – Una telefonata salva la vita, diceva una volta uno spot televisivo, ma non sempre e soprattutto può diventare pericolosa se si è alla guida tanto più di un mezzo pubblico. E’ la signora Maria Quercioli che segnala all’Ataf con una lettera il comportamento di un autista del mezzo pubblico. “Sabato 5 gennaio, […]
