FIRENZE – I 500 posti dell’auditorium della Cassa di Risparmio pieni, tantissime prenotazioni respinte per mancanza di posti, la diretta di Radio Firenze Viola e su Facebook: è in questo contesto di folla che si è svolta la decima edizione della Hall of Fame viola ideata e organizzata dal Museo Fiorentina. Una serata all’insegna delle emozioni e della passione viola iniziata con il corteo della Repubblica Fiorentina e la rappresentanza dei quattro colori del calcio storico e proseguita con premiazioni che hanno toccato punti nevralgici della storia gigliata. L’ingresso nella HOF di Guido Gratton, campione d’Italia nel 1955-1956, con la figlia Paola, arrivata espressamente dalla Germania e di Salvatore Esposito, mediano della Fiorentina scudettata del 1968-1969. Dalle esaltanti vittorie, con il saluto anche alla Primavera campione d’Italia nel 1982-1983, alla botta durissima del fallimento di Cecchi Gori con la premiazione ad Angelo Di Livio che fu il capitano della rinascita e della reconquista della serie A. Il quarto ingresso nella HOF, con il premio ritirato dal figlio Paolo, è quello al professore Alberto Baccani, protagonista della storia gigliata con i NAGC prima e successivamente nella preparazione e nel recupero fisico dei giocatori: da Gonfiantini a Brizi; da Amarildo a Desolati e poi tanto, tanto tempo con Giancarlo Antognoni e Roberto Baggio.
Altro premio, consegnato da Marco Astori, fratello di Davide, è stato quello della bandiera del calcio DA13 alla memoria di Giacomo Bulgarelli, grande mezzala del Bologna e della Nazionale con la partecipazione di esponenti del tifo bolognese che sono stati protagonisti di interventi di soccorso e solidarietà con gli alluvionati di Campi Bisenzio. Ha fatto stringere il cuore la presenza e il saluto di Ivan Dall’Olio, dimostrazione di una straordinaria maturità della passione calcistica che sconfigge folli gesti esercitati in nome di una presunta parte. Ultimo premio, l’ordine del Marzocco, a una coppia di attaccanti Ezio Sella e Dino Pagliari, attaccanti della fine degli anni Settanta e amatissimi dalla curva Fiesole di allora, con una rappresentanza degli Ultras Viola 1973 che ha presentato il loro libro fotografico: 1973-1983 la Fiesole ai tempi degli ultras. E’ stata la festa della passione viola con tanti brividi prodotti da Antognoni, Cesare Prandelli, Desolati, Malusci, Tendi, Carobbi, Di Chiara, Ennio Pellegrini e altri calciatori a cui il colore viola è passato dalla maglia alla pelle.
Massimo Cervelli – Commissione Storia Museo Fiorentina
(Fotografie Roberto Vicario)




