Scipioni e La Grassa (Lega): “Nostro dialogo basato su integrazione e rispetto delle regole”

CAMPI BISENZIO – La Lega Nord replica al sindaco Emiliano Fossi sulla questione della preghiera della comunità islamica a villa Montalvo. Il segretario provinciale della Lega Alessandro Scipioni e quello della Piana fiorentina Filippo La Grassa scrivono: “Che il sindaco di Campi fosse un amministratore poco capace lo abbiamo sempre sostenuto. Che non lo riteniamo in […]

CAMPI BISENZIO – La Lega Nord replica al sindaco Emiliano Fossi sulla questione della preghiera della comunità islamica a villa Montalvo.

Il segretario provinciale della Lega Alessandro Scipioni e quello della Piana fiorentina Filippo La Grassa scrivono: “Che il sindaco di Campi fosse un amministratore poco capace lo abbiamo sempre sostenuto. Che non lo riteniamo in grado  di amministrare la città lo asserivamo prima e lo ribadiamo oggi; pur rispettando pienamente la volontà degli elettori. Che però avesse difficoltà ad intendere la lingua italiana non ce lo aspettavamo davvero. Ieri un autorevole fonte di informazione della Piana Fiorentina ha riportato la notizia della festa del sacrificio. Noi abbiamo commentato : ‘Nel caso tale pratica venisse messa in atto anche oggi presso la nostra villa Montalvo saremmo davanti ad un barbaro (…) ‘. Nel caso… Ossia se fosse vero (versione semplificata). Paventando un ipotesi, non dando per scontato che avvenisse realmente. Comprendiamo che lui abbia ottimi rapporti con la comunità islamica, a Firenze abbiamo dimostrato anche noi di promuove il dialogo incontrando varie volte l’Imam. Solo che il nostro dialogo è basato sull’integrazione, sul rispetto delle regole, e sul principio che il nostro paese resta quello che è per la sua storia, cultura, sensibilità e fede. Il buon rapporto delle amministrazioni targate Partito Democratico, solitamente si basa sulla resa incondizionata al tracollo della nostra identità”.

“Oggi un esponente della comunità islamica – proseguono Scipioni e La Grassa – ha precisato che non ci sono stati i sacrifici, e che le famiglie festeggiano a casa propria con un pasto a base di carne, che viene acquistata normalmente. Ne abbiamo piacere ma, per girare il coltello nella piaga vorremmo sapere se la carne acquistata è halal? Poiché in quel caso il sacrificio paventato non sarà avvenuto in piazza ma è comunque barbaramente avvenuto” e concludono: “Molti stati europei impongono, anche per la macellazione rituale, lo stordimento preventivo, considerando quest’ultimo una necessità etica dettata da un grado elevato di civilizzazione e dal rispetto per le sofferenze degli animali. Sarebbe auspicabile una tale norma anche in Italia”.