SIGNA – Passata la bufera dei giorni scorsi, culminata con il congelamento del congresso, il Pd signese prova a riportare la questione nell’alveo di una discussione politica. “Il rinvio del congresso – dice il segretario Gabriele Scalini – è un fatto che ci rattrista. Coinvolgere quasi cinquecento persone in un momento democratico e poi annunciare il rinvio non è facile e rischia di creare disaffezione. E’ inoltre per me motivo di rammarico dal momento che contavo di vincere il congresso in continuità con le vittorie signesi al referendum, al congresso Pd nazionale votato dagli iscritti e alle primarie aperte”.
Scalini poi entra nel merito della vicenda: “Le vere motivazioni che hanno condotto a questo rinvio sono legate a una verifica effettuata dal partito metropolitano che ha accertato, in base al regolamento, che la candidatura del mio avversario è irregolare in quanto non è tesserato al partito per l’anno 2017. Una mancanza non da poco dal momento che per candidarsi alla guida di un partito bisogna appartenervi a pieno titolo. Il tesseramento è il primo atto che sancisce l’appartenenza a una comunità politica. Del resto Federico La Placa ha avuto l’onestà di ammettere immediatamente l’omissione accettando le ragioni dell’esclusione. Inoltre sabato pomeriggio eravamo seduti insieme a un tavolo con il segretario metropolitano per avviare un percorso condiviso e unitario rappresentativo di tutte la anime del partito. Altri invece lavorano solo per distruggere. Soggetti che spargono fango e falsità creando discredito su tutta la nostra comunità politica, si ritengono superiori ai cittadini comuni e quindi al di sopra delle leggi. E sostengono che il loro candidato abbia diritto assoluto a partecipare al congresso a prescindere dalle norme e dai regolamenti”.
E ancora: “Ma pensate se un vigile, in nome della sua conoscenza delle norme stradali, pretendesse di viaggiare con la patente scaduta. E’ a tutti evidente che un uomo delle istituzioni debba rispettare la legge con maggiore rigore di un cittadino comune”.
Infine Scalini rivolge un appello allo stesso La Placa e al sindaco di Signa: “Faccio un appello a Federico, alla parte più responsabile della nostra comunità politica e al sindaco Alberto Cristiani al fine di evitare ulteriori lacerazioni e difficoltà e di superare questa situazione di stallo per il bene di Signa e dei signesi. Lavoriamo insieme per arrivare al congresso con una mozione unitaria e più rappresentativa possibile”.