San Piero a Ponti, Misericordia da 50 anni. E una famiglia di musicisti suona per l’associazione

CAMPI BISENZIO – “Musica e cinema, fra classico e jazz”. Spaziando da Brahms a Gershwin, passando per le dolci melodie di Ennio Morricone. In altre parole il “Concerto in famiglia” organizzato per oggi pomeriggio alle 17 nella chiesa di San Cresci e inserito nel programma di appuntamenti per il 50° dalla fondazione della sezione di […]

CAMPI BISENZIO – “Musica e cinema, fra classico e jazz”. Spaziando da Brahms a Gershwin, passando per le dolci melodie di Ennio Morricone. In altre parole il “Concerto in famiglia” organizzato per oggi pomeriggio alle 17 nella chiesa di San Cresci e inserito nel programma di appuntamenti per il 50° dalla fondazione della sezione di San Piero a Ponti della Misericordia di Campi Bisenzio. “In famiglia” perché a esibirsi sarà proprio una famiglia di musicisti: Fabrizio Lanzoni e Gloria Belli al pianoforte, Alessandro Lanzoni a pianoforte e violoncello e Ilaria Lanzoni al violino.

Un pomeriggio, quindi, di ottima musica e di condivisione, visto che l’unione fra Gloria e Fabrizio è nata proprio nel segno della musica: si sono conosciuti nelle aule del Conservatorio di Firenze, durante gli studi con cui hanno costruito la loro professione di musicisti, lavoro che svolgono da sempre con grande passione, suonando e insegnando ai giovani pianisti. Gloria sta terminando proprio in questi giorni la sua “missione” di insegnante, sempre svolta presso il Conservatorio “Boccherini” di Lucca, mentre Fabrizio, dopo tanti anni di lavoro “pendolare” nei Conservatori del nord, è tornato in quelle aule “fatali” ed è tuttora docente al “Cherubini”. Entrambi hanno suonato in Italia e all’estero come solisti e in varie formazioni cameristiche ma oggi vogliono ricordare soprattutto la bella attività svolta insieme come duo pianistico, in tante città italiane ma anche in paesi lontani come la Cina e Israele. Fra una nota e l’altra, poi, la vita di Gloria e Fabrizio si è arricchita con la nascita di Ilaria e Alessandro, che fin da piccoli hanno manifestato una forte attrazione verso il mondo dei suoni, al punto che sono diventati musicisti anche loro.

Entrambi, però, hanno scelto percorsi musicali diversi dai genitori: Ilaria ha voluto studiare il volino, bellissimo strumento che richiede, forse più di altri, uno studio molto approfondito e minuzioso, per cui dopo essersi diplomata in Italia (con il massimo dei voti e la lode) ha voluto continuare a perfezionarsi all’estero. Ha studiato in Germania e poi in Svizzera, facendo innumerevoli concerti e suonando da solista, in vari quartetti d’archi e in Ensemble di tutti i tipi, oltre a tanta attività in orchestra, che l’ha portata a suonare nelle più importanti sale da concerto di tutto il mondo. Ricordiamo in particolare le tournée con l’orchestra Europea “Gustav Mahler”, formata da selezionatissimi giovani di tutta Europa, con cui ha suonato perfino nel Musikverein di Vienna, la sala del concerto di Capodanno, e alcune tournée in USA, Cina, Giappone, Thailandia (Bangkok). Tornata in Italia ha iniziato a suonare nelle più importanti orchestre italiane, recentemente a Milano, Bologna e Bolzano. Ultimamente ha suonato spesso nell’Orchestra Regionale Toscana (al Teatro Verdi a Firenze) e soprattutto nella storica e prestigiosa Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, dove è diventata adesso stabilmente violinista di ruolo dopo aver vinto come prima classificata il concorso bandito nel marzo scorso per un solo posto…

Alessandro, che è il più “creativo” della famiglia, ha pensato bene che il genere classico dei genitori e della sorella non facesse per lui e si è presto innamorato del Jazz, un genere dove può essere più libero e inventare musica così, istantaneamente. Dopo avere studiato pianoforte classico e violoncello, strumento che suonerà anche oggi, dall’età di 12 anni ha cominciato a dedicarsi al Jazz, e non si è più fermato. Ha continuato gli studi classici diplomandosi in pianoforte con il massimo dei voti e la lode al Conservatorio di Firenze e, parallelamente, ha completato la sua formazione jazzistica nella più importante Accademia italiana di questo genere musicale, “Siena Jazz”, di cui adesso è docente. Appena quattordicenne ha vinto il più importante Concorso di Jazz iItaliano (il “Massimo Urbani” di Camerino) e da allora ha cominciato a suonare dappertutto, collezionando anche tantissimi premi e riconoscimenti fra cui il Top Jazz 2013, assegnato al miglior talento italiano dell’anno dalla rivista “Musica Jazz”. In nemmeno venti anni di attività ha fatto decine di dischi e circa un migliaio di concerti, non solo in Europa ma anche in Nord America (Stati Uniti e Messico) Centro e Sud America, Asia (India Cina e Giappone) e Africa. Suona regolarmente nei più importanti Festival italiani tra cui Umbria Jazz, che lo ha invitato come ospite fisso insieme a Enrico Rava per la prossima edizione di Umbria Jazz Winter a Orvieto. E oggi pomeriggio ci sarà finalmente l’occasione di vederli ma soprattutto ascoltarli insieme.