San Donnino, i residenti in via Pistoiese alzano la voce: “Siamo abbandonati”

CAMPI BISENZIO – Si sentono abbandonati a loro stessi. Dimenticati dall’amministrazione comunale e costretti a “combattere” tutti i giorni contro numerosi problemi. Sono i residenti in via Pistoiese, a San Donnino, alcuni dei quali (un nutrito gruppo di una quarantina di persone), questa mattina hanno voluto manifestare il loro dissenso insieme ai rappresentanti di alcune […]

CAMPI BISENZIO – Si sentono abbandonati a loro stessi. Dimenticati dall’amministrazione comunale e costretti a “combattere” tutti i giorni contro numerosi problemi. Sono i residenti in via Pistoiese, a San Donnino, alcuni dei quali (un nutrito gruppo di una quarantina di persone), questa mattina hanno voluto manifestare il loro dissenso insieme ai rappresentanti di alcune forze politiche di opposizione (Alessandro Ciaccheri per Fratelli d’Italia, Pierfrancesca Gallorini per Forza Italia e Vanessa Fiaschi per la Lega) e al capo gruppo di Liberi di cambiare, Maria Serena Quercioli. Due essenzialmente i problemi, come evidenziato dai sandonninesi guidati, nel ruolo di “portavoce”, da Ilario Franchi e Maria Alessandro. Due questioni riconducibili a una strada, via Pistoiese, appunto, che non è più in grado, a loro modo di vedere, di sopportare il traffico “pesante” degli autobus che quotidianamente passano dal centro di San Donnino (“In un giorno – dicono – ci sono 180 passaggi”). Non di meno, “il manto stradale è dissestato – aggiungono – e i marciapiedi praticamente non esistono”. Ma questa, per loro, è solo la punta dell’iceberg di una situazione che si trascina da anni: “Ci hanno sempre fatto tante promesse, che poi non hanno mantenuto. Perché non vengono a vedere almeno una volta come è la situazione con i loro occhi? Con la chiusura del Ponte al Santo, poi, è peggiorata perché, oltre agli autobus, adesso passano di qui anche i camion, troppi per una strada come questa”. E ancora: “Sono anni che non viene fatto niente per San Donnino, adesso siamo noi a chiedere che ci sia una svolta: per quanto riguarda il 35 non si può andare avanti così, con gli autobus di diciotto metri su cui, la sera, viaggiano a malapena dieci persone. Ma le nostre case tremano lo stesso…”. Presto potrebbe nascere anche un comitato, “ma non di poche persone, vogliamo coinvolgere tutto il paese”. “Eppure – ha detto Ciaccheri – le periferie erano una priorità nel programma elettorale del sindaco”. “La situazione – ha aggiunto Fiaschi – è sotto gli occhi di tutti: le periferie di Campi sono abbandonate a loro stesse e nella viabilità campigiana non c’è alcuna logica”. “Il problema, – ha aggiunto Gallorini – ci è stato detto, si risolverà con la tramvia ma prima che arrivi ci vogliono ancora tanti anni e quella che governa attualmente Campi è un’amministrazione lontana dai problemi della gente”. I sandonninesi, insomma, sono stanchi, alcuni hanno addirittura “minacciato” di bloccare la strada, vogliono risposte. La prima potrebbe arrivare già la prossima settimana, come detto dall’assessore Riccardo Nucciotti: “Giovedì è già stato fissato un incontro con Ataf e Città metropolitana per capire se è possibile ridurre il numero delle corse degli autobus”.