Saharawi. CittàVisibili “Le istituzioni intervengano per evitare un nuovo conflitto armato”

CAMPI BISENZIO – Ieri, 13 novembre, ci sono stati scontri a fuoco tra il Regno del Marocco e il Fronte Polisario, dopo 29 anni di cessate il fuoco firmato da entrambe le parti nel Quadro del Piano di Pace ONU nel 1991 che istituì, inoltre, la MINURSO (Missione ONU per il Referendum nel Sahara Occidentale). Sulla […]

CAMPI BISENZIO – Ieri, 13 novembre, ci sono stati scontri a fuoco tra il Regno del Marocco e il Fronte Polisario, dopo 29 anni di cessate il fuoco firmato da entrambe le parti nel Quadro del Piano di Pace ONU nel 1991 che istituì, inoltre, la MINURSO (Missione ONU per il Referendum nel Sahara Occidentale). Sulla drammatica vicenda interviene la presidente dei CittàVisibili aps, Nadia Conti: “Sono circa 180 i comuni della Toscana sui 290 gemellati con una tendopoli con il Popolo Saharawi. Questa azione semplice ha fatto conoscere a molti cittadini l’esistenza di un Popolo che dal 1991 attende di poter esprimere il proprio diritto all’autodeterminazione. – dice Conti – sono quindi queste azioni che possono apparire di semplice testimonianza che contengono straordinarie storie di solidarietà e di amicizia. Una amicizia verso le comunità Saharawi che vivono nei campi profughi in Algeria che molti dei volontari toscani anche accompagnati da sindaci e assessori hanno conosciuto e con loro hanno iniziato piccoli o grandi progetti di solidarietà, come quello della nostra Associazione che dal 2016 ha attivato le adozioni a distanza. Ora è necessario che questo legame costruito negli anni si unisca in un unico coro, per fermare il Regno del Marocco nel suo attacco ai civili Saharawi, per chiedere alle Istituzioni nazionali di intervenire per evitare un nuovo conflitto armato, di sollecitare il Consiglio di Sicurezza ad attuare energicamente ciò che stato promesso, nel trattato di pace del 1991, l’attuazione di un referendum autodeterminativo perché la dignità di un Popolo non si può cancellare in nome dei soli interessi commerciali ed economici”.