Rubinetterie Signorini: c’è l’accordo e il pagamento degli arretrati

CAMPI BISENZIO – Uno spiraglio per la Signorini Rubinetterie. L’azienda oggi ha incontrato lavoratori, sindacati e le istituzioni in Regione e dopo una lunga riunione è stato siglato un accordo che garantisce i pagamenti ai lavoratori dei residui e degli arretrati. Alla sigla dell’accordo presso la Presidenza della Regione Toscana erano presenti il Consigliere per il […]

CAMPI BISENZIO – Uno spiraglio per la Signorini Rubinetterie. L’azienda oggi ha incontrato lavoratori, sindacati e le istituzioni in Regione e dopo una lunga riunione è stato siglato un accordo che garantisce i pagamenti ai lavoratori dei residui e degli arretrati. Alla sigla dell’accordo presso la Presidenza della Regione Toscana erano presenti il Consigliere per il Lavoro Gianfranco Simoncini, il sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi, i rappresentanti aziendali, della Fiom Cgil di Firenze e della RSU.
L’azienda prima delle ferie aveva concluso accordi per la fuoriuscita dall’attività di tre dipendenti, determinando così la riduzione del personale sotto le quindici unità.
“Stamattina – commenta la Fiom Cgil – a fronte delle nostre richieste e della mediazione delle istituzioni, la dirigenza si è impegnata a garantire quanto prima il pagamento a tutti i lavoratori dei residui della quattordicesima e di tutti gli arretrati, la copertura dei versamenti verso il Fondo Cometa, il fondo pensione complementare dei lavoratori metalmeccanici e a mantenere per i lavoratori in organico i diritti e le tutele presenti prima della riduzione del numero dei dipendenti sotto i quindici”.
“È una grande soddisfazione aver chiuso un accordo – dice Andrea Vignozzi della Fiom Cgil di Firenze – che permette di ripartire e di ricostruire positive relazioni sindacali in azienda. La Signorini è un pezzo di storia di Firenze, un’attiva presente da oltre 90 anni sul territorio. Ai lavoratori sono stati garantiti i pagamenti di quanto loro dovuto e sono stati riconosciuti i diritti che le riduzioni di personale avrebbero tolto, a dimostrazione che anche in una piccola realtà come la Signorini la determinazione dei lavoratori ha portato ad un risultato che segna la riconquista di condizioni migliori rispetto a quelle che la legge avrebbe previsto”.