Rientrate le ragazze dell’Atletica Sestese Femminile

SESTO FIORENTINO – Concluso, per le ragazze dell’Atletica Sestese Femminile, il tradizionale ritiro nelle Dolomiti di fine estate. In montagna le 35 atlete hanno svolto il programma di allenamenti, di escursioni, di divertimento all’aria aperta preparato dal team tecnico e direttivo della società. “Sono molto soddisfatto – dice il dirigente Pietro Neri – di questa ennesima esperienza, […]

SESTO FIORENTINO – Concluso, per le ragazze dell’Atletica Sestese Femminile, il tradizionale ritiro nelle Dolomiti di fine estate. In montagna le 35 atlete hanno svolto il programma di allenamenti, di escursioni, di divertimento all’aria aperta preparato dal team tecnico e direttivo della società.

“Sono molto soddisfatto – dice il dirigente Pietro Neri – di questa ennesima esperienza, il cui fine dichiarato è favorire la socializzazione del gruppo che comprendeva, oltre alle ragazze di età da 10 a 20 anni, a cinque tecnici e tre dirigenti”.

I momenti più significativi della settimana, oltre all’attività prevalente di allenamenti sui prati e lungo il torrente Avisio (percorso della gara internazionale di sci nordico “Marcialonga”), in pista nell’impianto di Atletica di Predazzo, sono stati rappresentati dall’incontro con l’amministrazione comunale di Predazzo, con la presenza del sindaco, dell’assessore allo sport e del presidente della locale Comunità montana; incontro terminato con lo scambio dei gagliardetti della Società sestese e quello del Comune di Sesto Fiorentino, dall’escursione davvero impegnativa dal Passo Pordoi al Lago Fedaia ai piedi del massiccio della Marmolada eseguito da tutto il gruppo al completo.

“Fra le altre attività che hanno allietato il soggiorno – dice Neri – giornata in piscina e serata di pattinaggio sul ghiaccio, il tutto coordinato dal team tecnico a cui va il mio personale ringraziamento. Sì, una bella settimana, molto piena, cercando di combinare la ripresa dell’attività sportiva dopo la lunga pausa estiva, con il contatto con la natura, rafforzando quello spirito di gruppo che è nel Dna da sempre della società”.