Richard Ginori, il Prc in Provincia esprime preoccupazione per le posizioni di Gucci sul limite alle riassunzioni

SESTO FIORENTINO – I consiglieri provinciali del Prc Andrea Calò e Lorenzo Verde esprimono preoccupazione per la vertenza Richard Ginori dove la multinazionale francese, che controlla il marchio Gucci, ha avviato una trattativa che rischia di sovvertire l’articolo 2112 del codice civile ovvero limiterebbe il passaggio delle maestranze dalla vecchia alla nuova società. Su questo […]

SESTO FIORENTINO – I consiglieri provinciali del Prc Andrea Calò e Lorenzo Verde esprimono preoccupazione per la vertenza Richard Ginori dove la multinazionale francese, che controlla il marchio Gucci, ha avviato una trattativa che rischia di sovvertire l’articolo 2112 del codice civile ovvero limiterebbe il passaggio delle maestranze dalla vecchia alla nuova società. Su questo argomento, sottolineato dai Cobas aziendali, convergono anche Cgil e Cisl. La nuova proprietà ha più volte confermato che il limite massimo delle assunzioni sarà limitato a 230 unità mentre gli esuberi rimarranno in carico al fallimento. Previsti altri quattro incontri per il 14, 15, 16 e 20 maggio. Entro il 22 maggio dovrebbe realizzarsi un accordo sindacale che Gucci ha indicato come indispensabile per dare corso definitivo all’offerta di acquisto.
“Nonostante i ricatti orditi sulla pelle dei lavoratori, sul tavolo rimangono temi quali il lavoro, l’occupazione e i diritti – si legge in una nota del gruppo provinciale di Rifondazione comunista che – chiede alla Provincia di Firenze di “riferire sugli esiti di detti incontri, sugli esiti di detti incontri, sulla presentazione del piano industriale, sul percorso individuato per i 73 lavoratori che rimarranno in carico al fallimento, sugli strumenti di tutela e sostegno, sulla nuova organizzazione della Richard Ginori, sulle future condizioni economiche previste per i 230 lavoratori”.