Riapre a La Soffitta la mostra di Butini “di-Vino”

SESTO FIORENTINO – Riapre venerdì 22 maggio a La Soffita, dopo due mesi di sospensione, la mostra di scultura “di-VINO” dedicata all’ultimo ciclo di opere di Giorgio Butini. Riapre la mostra delle opere di Butini e anche il circolo apre i battenti, dopo la chiusura per le misure anti Covid19 del 9 marzo scorso, rimettendo […]

SESTO FIORENTINO – Riapre venerdì 22 maggio a La Soffita, dopo due mesi di sospensione, la mostra di scultura “di-VINO” dedicata all’ultimo ciclo di opere di Giorgio Butini.

Riapre la mostra delle opere di Butini e anche il circolo apre i battenti, dopo la chiusura per le misure anti Covid19 del 9 marzo scorso, rimettendo in funzione la pizzeria interna che fornirà, per ora, il solo servizio di asporto.

La rassegna è stata procrastinata sino al 21 giugno. L’accesso sarà consentito solo a chi indosserà la mascherina protettiva e ad un massimo di 5 persone per volta in modo da consentire il mantenimento della distanza di sicurezza nelle sale espositive.

Giorgio Butini è nato a Firenze il 25 febbraio 1965. Ha frequentato il Liceo artistico “Cavour” a Firenze, svolgendo contemporaneamente attività formative presso botteghe private di famosi artisti. Ha compiuto anche studi approfonditi sul corpo umano frequentando corsi di anatomia presso l’Università di Firenze. Nel 1982 ha conosciuto lo scultore sestese Antonio Berti e ha frequentare assiduamente la sua bottega. Dal 1985 al 1989 è entrato a far parte, come allievo, dell’Accademia privata dell’artista Raimondo Riachi a Firenze, ambiente che ho continuato a seguire come collaboratore dal 1990 al 1994. La formazione presso questa bottega gli ha permesso di acquisire una vasta esperienza in molteplici discipline e tecniche, specializzandomi sia come scultore sui materiali più vari (marmo, pietra, creta, bronzo, alabastro) che come pittore. La sua esperienza si è poi estesa anche all’arte orafa, e al restauro.

Nella mostra si possono ammirare le opere di alcuni cicli particolari: Anima e veli, dedicate al dramma della Siria, realizzate in ghisa fusa e alte circa due metri; l’Aquila Salutis, una scultura realizzata per la città di L’Aquila e ricordo delle vittime del terremoto del 2009; di-VINO, che dà il titolo alla mostra: si tratta di un ciclo di dieci opere bronzee dedicate alla mitologia greca e legate al nettare della terra, il vino. Le creazioni di quest’ultimo ciclo sono state messe a disposizione dal collezionista Luca Niccolai.

La mostra di-VINO sarà aperta sino al 21 giugno, ad ingresso libero, con i seguenti orari: domenica 10,30-12,30 e 16-19, sabato e feriali 16-19, lunedì chiuso.