Raddoppiata la raccolta di abiti usati con i cassonetti della cooperativa San Martino

SIGNA – Sono passati da 6 a 14 i cassonetti gialli della cooperativa San Martino della Caritas sul territorio di Signa e in pochi mesi la raccolta degli indumenti usati è raddoppiata. A spiegare le novità del servizio di raccolta a Signa e come funziona il servizio, sono stati stamani Federico La Placa assessore all’Ambiente, […]

SIGNA – Sono passati da 6 a 14 i cassonetti gialli della cooperativa San Martino della Caritas sul territorio di Signa e in pochi mesi la raccolta degli indumenti usati è raddoppiata. A spiegare le novità del servizio di raccolta a Signa e come funziona il servizio, sono stati stamani Federico La Placa assessore all’Ambiente, Francesco Grazi della cooperativa San Martino, Valerio Balzoni dell’ufficio Ambiente del Comune e Fabio Caciolli comandante della polizia municipale.

“Lo scorso anno – ha spiegato l’assessore – abbiamo rinnovato la convenzione con Quadrifoglio e cooperativa San Martino. Abbiamo notato che eravamo fanalino di coda nei dati di raccolta quindi abbiamo deciso di aumentare il numero dei cassonetti, che sono passati da 6 a 14, togliendo tre contenitori che non erano autorizzati. Siamo passati in pochi mesi, da agosto a dicembre 2016, da una raccolta pro capite di 0,97 kg a 2,05 kg”.

“Ci stiamo avvicinando alla media europea – ha detto Grazi – che è di circa 3 kg di raccolta pro capite. La raccolta degli indumenti usati è positiva perché aumenta la quota di rifiuti differenziati e dà un valore aggiunto sociale. Ci preme ricordare come funziona la filiera: gli operatori della cooperativa sociale raccolgono gli indumenti che vendono venduti a peso ad aziende private, che a quel punto decidono di destinarli ad altri mercati oppure di mandarli alla discarica. Il ricavato serve a sostenere la cooperativa sociale e gli utili vanno alla Caritas diocesana per finanziare alcune attività, soprattutto quelle della mensa di via Baracca. Ricordiamo di conferire nei cassonetti gialli abbigliamento e scarpe, accessori in buono stato e piegati. Chi vuole donare abiti ai bisognosi deve quindi seguire un altro canale, ad esempio rivolgersi alle parrocchie o alle Caritas sul territorio”.

I cassonetti si trovano: due in via del Crocifisso, uno in via Marzabotto, in via del Pozzo rosso, in via delle Bertesche e in via Olinto Fedi a San Mauro, in via dei Colli di fronte al distributore e al parcheggio Carismi, in piazza di Sant’Angelo e in via don Marco Lastri a Sant’Angelo a Lecore, in via delle Prata ai Colli alti, via Tifariti, in piazza del Popolo a San Piero a Ponti, in via dei Macelli lato Coop.

“Abbiamo scelto – ha detto il comandante Caciolli – luoghi che fossero raggiungibili dai pedoni, che avessero vicino un’area di sosta e dove non si creassero problemi di circolazione e infatti al momento non abbiamo ricevuto nessuna segnalazione negativa”.