Quattrone (Sinistra per Signa): “Solo nel nostro programma si parla di lavoro”

SIGNA – Quello del lavoro resta un tema centrale nel programma elettorale della candidata a sindaco di Sinistra per Signa (Rifondazione Comunista e Per Signa) Valentina Quattrone. E nel corso del recente dibattito organizzato proprio su questo argomento “tutti i partecipanti – si legge in una nota – hanno condiviso le proprie preoccupazioni in merito […]

SIGNA – Quello del lavoro resta un tema centrale nel programma elettorale della candidata a sindaco di Sinistra per Signa (Rifondazione Comunista e Per Signa) Valentina Quattrone. E nel corso del recente dibattito organizzato proprio su questo argomento “tutti i partecipanti – si legge in una nota – hanno condiviso le proprie preoccupazioni in merito a quanto il tema del lavoro sia sempre più marginale nel confronto politico attuale, prova ne è che in questa campagna elettorale i programmi in cui si è parlato del “lavoro”, in cui si sono evidenziati i problemi a livello locale e le possibili proposte si contano sulle dita di una mano. In questo panorama il programma di Sinistra per Signa rappresenta una seria eccezione. Forse mai come in questo momento i diritti dei lavoratori e la tutela del lavoro, faticosamente acquisiti in quasi 30 anni di lotte sindacali, sono arrivati a un livello tanto basso, come ha ribadito il rappresentante Rsu di Gkn Matteo Moretti, dopo la riforma dell’articolo 18 con il Job Act, voluto e sostenuto dal Pd, ma non solo, i lavoratori, siano essi operai o impiegati si sentono ormai abbandonati a sé stessi e hanno perso la fiducia nella possibilità di essere adeguatamente rappresentati dalle organizzazioni sindacali ed anche a livello politico non c’è un partito che sia di riferimento. Di conseguenza queste elezioni sono un momento importante per fare arrivare un nuovo messaggio”.

Da parte loro Laura Scalia, responsabile Cgil, e Serena Spinelli, consigliere regionale, hanno portato la loro esperienza sulla evoluzione dei diritti e la tutela in materia di lavoro in seno alla Cgil e nell’ambito della normativa regionale concordando sul fatto che “la situazione è comunque preoccupante petché nella contrapposizione tra lavoro e impresa, la tendenza degli ultimi anni è stata comunque di puntare a sgravare il più possibile le imprese non solo in termini economici, ma anche di obblighi e doveri trascurando, dal lato dei lavoratori dipendenti, la perdita del potere d’acquisto, gli stipendi fermi al palo, gli orari di lavoro sempre più pesanti, la sicurezza nei luoghi di lavoro, la precarietà”.

Come ha ribadito il candidato sindaco Valentina Quattrone “gli incidenti e le morti sul lavoro sono ancora troppo numerose per non essere un preoccupante segnale d’allarme di come la politica sta trascurando ancora i più basilari diritti dei lavoratori, la precarietà rompe la tenuta sociale e contrappone i lavoratori in termini di dignità, tra chi ha più tutele e chi ne ha meno, tra chi è più “ricattabile” e chi lo è meno”. In questo senso, ha continuato Valentina Quattrone, “seppure il lavoro e la sua disciplina siano un tema di politica nazionale qualcosa può esser fatto anche dal locale, occorre cominciare a dotarsi di strutture per venire incontro alle istanze ed alle necessità dei lavoratori ed ecco perché Sinistra per Signa nel proprio programma ha dato importanza al lavoro ed alla sua tutela con alcune proposte concrete: l’istituzione di un assessorato alla sicurezza del lavoro, che oltre a instaurare un rapporto diretto con le realtà lavorative, le organizzazioni sindacali ed i lavoratori e le lavoratrici di Signa possa favorire attraverso la prevenzione un’occupazione più consapevole. La precarietà conduce agli incidenti sui luoghi di lavoro, oltre a una pessima qualità della vita e ad una impossibilità di progettare il proprio futuro. Oggi chi perde il lavoro, molto spesso perde anche la casa, vanno studiate forme di sostegno al reddito per i lavoratori in difficoltà. Una particolare attenzione deve essere rivolta alla regolamentazione degli orari per sostenere il diritto al riposo sociale dei lavoratori e delle lavoratrici e per salvaguardare l’importanza del piccolo commercio; la creazione di un osservatorio permanente per la qualità dell’occupazione, l’orientamento ed il rispetto della sicurezza nei luoghi di lavoro, che avrà anche il compito di orientare ed informare sul mondo del lavoro, offrendo sostegno nella ricerca del lavoro attraverso i canali dei Centri per l’impiego, troppo spesso questa attività viene gestita da privati con il rischio, già presente, di creare un mercimonio su un diritto, quello al lavoro, che deve tornare ad essere gestito dal pubblico;  creare le condizioni per coordinare l’attività dell’osservatorio con lo Sportello Unico Attività Produttive (Suap) del Comune, con le organizzazioni sindacali dei lavoratori, questo perché il Suap è competente su tutti i procedimenti che abbiano ad oggetto l’esercizio di attività produttive e di prestazione di servizi, e soprattutto di quelli relativi alle azioni di localizzazione, realizzazione, trasformazione, ristrutturazione o riconversione, ampliamento o trasferimento di attività”.