CAMPI BISENZIO – A quattro mesi dalle elezioni amministrative è tempo di primi bilanci per il neo sindaco di Campi Bisenzio, Andrea Tagliaferri. Quattro mesi di incontri, di lavoro, di prime mosse su uno “scacchiere”, quello campigiano, che ovviamente ha bisogno del tempo necessario per andare a dama e vedere realizzati gli indirizzi di un’amministrazione che è comunque alla sua prima esperienza. Quattro mesi che possiamo equiparare al primo quadrimestre di scuola, affrontato con l’entusiasmo e la voglia di fare di chi ha lottato per arrivare a guidare il Comune e che adesso vuole vedere i propri sforzi ripagati.
Allora sindaco quale è il suo giudizio sul vostro operato fino a oggi?
“E’ un’esperienza entusiasmante e impegnativa. Da parte nostra abbiamo voluto dare fin da subito degli indirizzi ben precisi e, personalmente, mi sono concentrato sugli uffici comunali, il “motore” della macchina amministrativa. Prendiamo per esempio la parte che riguarda il governo del territorio e che è nostra intenzione dividere in due settori, quello relativo ai lavori pubblici e quello che invece si occuperà di urbanistica ed edilizia in modo che, in entrambi i casi, il lavoro possa riprendere e procedere il più velocemente possibile. Non a caso quella di dare un’accelerata ai lavori pubblici è stata una delle prime richieste che ho fatto agli uffici. Entro la fine dell’anno, invece, mi piacerebbe spostare, come annunciato in campagna elettorale, il mio, comprensivo naturalmente della segreteria, in piazza Dante in modo da lasciare libera Villa Rucellai che in futuro non solo ospiterà la biblioteca comunale, ma diventerà un vero e proprio polo culturale. Per quanto riguarda i primi provvedimenti presi, mi preme sottolineare il rimborso Tpl deciso per gli studenti così come voglio sottolineare l’affidamento di tutti i progetti Pnrr”.
Lunedì scorso c’è stato un incontro in Regione, al quale lei ha partecipato e in cui si è parlato dell’area compresa tra le province di Firenze e Prato dal punto di vista infrastrutturale e della mobilità. Le attese per il futuro non mancano…
“Lo sviluppo urbanistico degli ultimi decenni, inevitabilmente, ha fatto sì che il territorio su cui ricadono le due province possa essere considerato oggi come un’unica città. Campi Bisenzio sta nel mezzo tra Firenze e Prato e la mia opinione su una pianificazione che riguardi tutta l’area non può essere che positiva”.
Uno dei nodi da sciogliere resta sempre quello della viabilità: l’ultimo esempio è quello relativo ai lavori per la realizzazione della rotonda in via Barberinese…
“Si tratta di lavori essenziali, che renderanno meno pericoloso un incrocio che lo era già di suo prima dell’arrivo della Gls che di fatto ha aumentato il transito dei mezzi pesanti nella zona. Una soluzione definitiva, però, si vedrà soltanto con la Circonvallazione Ovest ma anche con la fine della lottizzazione produttiva. Su un aspetto, tuttavia, sono stato, e ho voluto esserlo, chiaro: da ora in poi prima si fanno le opere pubbliche e poi si costruisce”.
Un altro capitolo importante è quello della tramvia: cosa ci può dire a tal proposito?
“Stiamo lavorando per lo spostamento del capolinea previsto e, per farlo, ci sono due opzioni: piazza delle Nazioni Unite e via Masaccio, area Don Gnocchi. Io voglio restare dell’idea che nel 2024 si parta davvero con i lavori così come previsto. Dall’incontro in Regione di cui parlavamo in precedenza sono emerse invece novità significative per quanto riguarda il metrotram verso Prato: si snoderà da Peretola e arriverà al centro Pecci passando per l’Osmannoro e sfiorando Capalle, un percorso da coprire in 15-20 minuti con fermate, distanti circa un chilometro l’una dall’altra, meno ravvicinate dunque rispetto alla tramvia fiorentina. Anche questo un progetto importante per il nostro Comune”.
Tutto questo per quanto riguarda i cosiddetti grandi progetti. E per gli interventi legati più strettamente al territorio?
“Il nostro impegno, fra gli altri, in questo momento guarda al centro storico. Il periodo natalizio rappresenterà un momento importante per Campi Bisenzio ed è nostra intenzione riqualificare per esempio piazza Matteotti, che sarà una piazza completamente nuova rispetto a quella attuale, ma dotare tutta la zona anche di nuovi arredi urbani. Ma penso anche al parco Iqbal, dove vogliamo mettere in atto una coprogettazione per la quale invito chiunque sia interessato a farsi avanti. Un progetto a cui tengo in modo particolare è e resta quella della Casa della salute: archiviato il vecchio progetto, vogliamo dare vita a una progettualità diversa, più veloce in modo da vedere qualcosa di concreto nei prossimi due/tre anni. Campi Bisenzio è un Comune complesso e complicato e, purtroppo, con poche risorse. Il bilancio comunale sta registrando una situazione un po’ statica rispetto a investimenti e riscossione dei crediti: noi ce la metteremo tutta per portare a termine i nostri impegni, guardando magari meno ai grandi investimenti e più alla manutenzione straordinaria del territorio”.