Quadrifoglio: “di inaccettabile solo la disattenzione alla sicurezza”

CAMPI BISENZIO – Nella mancata assemblea al liceo Agnoletti sul futuro termovalorizzatore della Toscana centrale di inaccettabile c’è solo la disattenzione alla sicurezza delle persone, conseguenza dell’asimmetria tra i partecipanti all’incontro. E’ quanto afferma in una nota Quadrifoglio. “E’ evidente che non c’è nessun veto a partecipare ad un dibattito – ha dichiarato Livio Giannotti, […]

CAMPI BISENZIO – Nella mancata assemblea al liceo Agnoletti sul futuro termovalorizzatore della Toscana centrale di inaccettabile c’è solo la disattenzione alla sicurezza delle persone, conseguenza dell’asimmetria tra i partecipanti all’incontro. E’ quanto afferma in una nota Quadrifoglio.

“E’ evidente che non c’è nessun veto a partecipare ad un dibattito – ha dichiarato Livio Giannotti, DG di Quadrifoglio – per chi ogni giorno assicura un servizio di pubblica utilità, indipendentemente dall’argomento affrontato. Credo però che nel caso specifico sia mancata da parte degli organizzatori una preventiva condivisione di regole, prima fra tutte il qualificarsi in modo chiaro e trasparente, in modo che ognuno potesse assumersi in modo univoco la responsabilità di quanto poi affermato. Peraltro se la scuola vuole offrire ai propri studenti un’informazione corretta e completa intorno alla termovalorizzazione e alla gestione integrata dei rifiuti, ha il dovere di invitare su tali argomenti anche  le istituzioni e la comunità scientifica e tecnica titolata. Diverso è aprire la scuola ad un ‘comitato’che chiede di far conoscere le proprie posizioni agli studenti”.

“Il  ‘dibattito  sul termovalorizzatore di Case Passerini è iniziato 1300 giorni fa – prosegue la nota di Quadrifoglio – con le conferenze di servizio indette dalle istituzioni che hanno deciso la realizzazione dell’opera, affiancate da incontri con le associazioni di categoria, con le aziende e  le imprese del territorio, con i sindacati,  con i comitati di cittadini singoli o associati: tutto questo cercando di evitare slogan e facili scorciatoie”.