Qf/ex Gkn, Fiom: “L’azienda disdetta unilateralmente gli accordi sindacali interni. Gravissimo atto antisindacale”

CAMPI BISENZIO – “Con una mail, ieri, Qf ha comunicato la disdetta unilaterale “con effetto immediato” di qualsiasi “accordo sindacale, di qualsiasi oggetto, relativo al contesto aziendale di Qf […] (ad esempio, accordi sulle turnazioni, sui diritti sindacali, sulle maggiorazioni date a vario titolo, sui premi di produzione, sugli automatismi che regolano i passaggi di […]

CAMPI BISENZIO – “Con una mail, ieri, Qf ha comunicato la disdetta unilaterale “con effetto immediato” di qualsiasi “accordo sindacale, di qualsiasi oggetto, relativo al contesto aziendale di Qf […] (ad esempio, accordi sulle turnazioni, sui diritti sindacali, sulle maggiorazioni date a vario titolo, sui premi di produzione, sugli automatismi che regolano i passaggi di categoria, sulla cassa integrazione, eccetera)…”: a dirlo, in una nota congiunta, sono Samuele Lodi, segretario nazionale della Fiom-Cgil, Stefano Angelini della Fiom-Cgil Firenze e le Rsu Fiom di Qf/ex Gkn. “Questa disdetta – aggiungono – arriva fra l’altro dopo una reiterata e ripetuta violazione degli accordi sindacali in essere. Qf non solo continua un’opera di impoverimento dei lavoratori, delle loro famiglie e del territorio, cancellando accordi sindacali economici di miglior favore, ma cancella anche accordi “sui diritti sindacali”. Qf si dimostra ogni giorno di più per quello che è: una dirigenza che mira a indebolire l’azione sindacale, a minare l’occupazione e la reindustrializzazione. Con una e-mail cancella un pezzo di storia del nostro territorio. Ricordiamo che Gkn eredita la storia della Fiat e con essa tutta l’accordistica che ne derivava. Generazioni di lavoratrici e lavoratori hanno dato il proprio tempo, le proprie ore di sciopero, la propria testa, per arrivare a quei diritti contrattualizzati. Qf giunge nel dicembre 2021 impegnandosi alla continuità produttiva e di diritti. Impegno che viene meno come tutti gli altri. Infine, appare chiaro che ciò che Qf non tollera non è l’assemblea permanente di per sé ma l’esistenza stessa di una capacità sindacale di difendere la fabbrica, proporre soluzioni, accordi, ripartenza”.